Mick Schumacher è entrato in Formula1 con un compito non facile da soddisfare, quello di dimostrare a tutti di essere all’altezza del cognome che porta. Dopo una stagione trascorsa alla guida di una vettura da cui non ci si potevano certo attendere dei punti, ora il giovane tedesco ha finalmente tra le mani un’auto all’altezza della top-ten.
Magnussen lo ha già dimostrato raccogliendo 15 punti in 5 gare. Nel caso specifico, Mick ha avuto la sua più grande opportunità di finire a punti proprio lo scorso GP di Miami. Si trovava infatti in nona posizione quando un contatto con Sebastian Vettel (Aston Martin), a cinque giri dalla fine, lo ha portato ad essere l'ultimo a vedere la bandiera a scacchi.
Grande gara per Mick fino all'incidente con Vettel
Un vero peccato, dal momento che proprio come ha ricordato lo zio, Ralf Schumacher, stava vivendo il weekend più bello della sua carriera: “A Miami Mick è stato costantemente più veloce del suo compagno di squadra Magnussen. Era riuscito a crearsi le basi per finire in zona punti. In termini di velocità pura, come pilota, aveva fatto la differenza” ha esordito l’ex pilota nell’intervista raccolta da ‘F1-Insider’.
Mick non ha vita facile in Haas
“Le sue performance stanno andando nella giusta direzione ed è quello che il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, vuole vedere” ha proseguito prima però di fare un’interessante rivelazione sullo stato dei rapporti all’interno del box Haas. “A questo bisogna aggiungere però che Mick non ha vita facile in Haas. Lui e Steiner non vanno caratterialmente d’accordo. A Steiner piacciono più dei duri come Kevin Magnussen”.
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