Lando Norris (McLaren) aveva già portato alla luce la questione al termine del GP di Miami. La Federazione Internazionale, nel corso dell’ultimo weekend, non ha tenuto conto del parere dei piloti dopo l’impatto avuto da Sainz (Ferrari) al venerdì alla curva-14. Lo spagnolo si era reso autore di un grande incidente, in cui, oltre a riportare diversi danni alla vettura, aveva evidenziato come l’assenza di barriere Tecpro in quella zona potesse costituire un pericolo per la salute dei conducenti in caso di urto.
Il fatto. Sabato durante la terza sessione di libere, Ocon (Alpine) perde il controllo della vettura nel medesimo punto dello spagnolo. La velocità è maggiore e l’impatto con il muro questa volta avviene a 51 G. Inutile dire quello che è stato lo stato d’animo dei piloti nel proseguo del weekend. Non si sono sentiti ascoltati e tra pochi giorni in Spagna incontreranno di nuovo la FIA per discutere della questione (qui il pensiero riportato da Norris).
Wurz non accetterà scuse banali...
Intanto, anche il presidente della Grand Prix Driver Association ha deciso di pronunciarsi sull’argomento: “Fortunatamente non si è avuto alcun infortunio, quindi, possiamo dire che la barriera forse non era così necessaria. Ovviamente però, se ci fosse stata, la situazione sarebbe stata senz’altro migliore”, ha dichiarato Alexander Wurz alla rivista ‘Reuters’.
Ciò che fa strano è che la Federazione si è sempre battuta per la sicurezza. Il tema di gran lunga più sentito all’interno dell’organizzazione… I piloti stavolta non accetteranno delle inutili scuse, con Wurz che ha concluso il proprio pensiero schietto: “Nessuna ricerca al mondo può affermare che sarebbe stato uno svantaggio averla lì ad attutire l’impatto”.
Foto: Twitter, Lopez, Peluso
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