Caso Red Bull-Aston Martin, Horner: «Mercedes non aveva problemi a farsi copiare, noi invece...»
27/05/2022 10:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

La F1 arriva a Monaco dopo un weekend ricco di polemiche attorno agli aggiornamenti deliberati dall’Aston Martin attraverso il suo pacchetto d’aggiornamenti che ha contribuito alla generazione di una vera e propria versione (B) della sua AMR22 (qui le foto). Il problema principale di questi sviluppi è l’estrema somiglianza riscontrata con la Red Bull RB18.

In passato abbiamo già notato delle similitudini tra vetture di diverse squadre, nel 2022 anche tra Haas e Ferrari, tra cui sono presenti delle collaborazioni interne. Nel caso specifico di Red Bull e Aston Martin però non c’è nulla di tutto ciò. L’unica correlazione tra i due team è costituita da Dan Fallows, tecnico tolto di recente alla casa austriaca e per il quale la compagine di Lawrence Stroll ha dovuto sostenere anche un procedimento legale.

Horner vuole proteggere l'IP del proprio team

La FIA ha già condotto dei controlli all’interno del team anglo-canadese, non riscontrando nessun appropriamento della proprietà intellettuale della Red Bull, cosa di cui Christian Horner si è detto estremamente lieto di apprendere: “Vedere persone muoversi da una squadra all’altra rappresenta la normalità in F1. Ciò che ci preme è sapere con certezza che nessuna nostra proprietà intellettuale (IP) sia stata trasferita ad un altro competitor”.

Aston Martin, AMR22 versione B, GP Spagna 2022

All’interno delle nostre fabbriche abbiamo sistemi che ci consentono di proteggere e controllare i nostri dati. Abbiamo dei partner che ci consentono di farlo” ha proseguito il team principal della Red Bull in un’intervista raccolta da ‘RacingNews365.com’.

Mercedes-Racing Point: un caso completamente diverso

Nelle passate stagioni abbiamo visto un’estrema somiglianza tra l’Aston Martin (ex Racing Point) e le Frecce d’Argento. Qualcosa molto diverso da ciò che sta avvenendo attualmente rimarca il manager britannico: La Mercedes non aveva alcun problema a lasciarsi copiare dalla Racing Point. Il rapporto tra Wolff e Stroll ha facilitato le cose. Noi non abbiamo nessuna relazione commerciale con loro e di conseguenza prendiamo il tutto molto seriamente”.

“Anche noi abbiamo una stretta cooperazione con un’altra squadra, ma (l’AlphaTauri, ndr) anche se in possesso di una comune componentistica, non è neanche lontanamente vicina alla nostra filosofia di progettazione. Nemmeno a quelle di un rivale, ha chiosato.

Horner vuole vederci chiaro

La Federazione ha già concluso le indagini dichiarando legali i progetti Aston Martin. La Red Bull però vuole vederci chiaro e non esclude che il caso possa essere riaperto in futuro: “La FIA ha chiarito la sua posizione, ma noi condurremo la nostra indagine interna e ripartiremo da lì.”

Foto: Red Bull, Twitter, Aston Martin

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