Mercedes, Hamilton: «La situazione fa schifo, ma devo tenere alto il morale della squadra»

Anche se Lewis Hamilton non è riuscito a verificare il ritmo della sua monoposto durante il GP del Belgio, a causa dell’incidente avuto con Fernando Alonso nel corso del primo giro, c’è comunque amarezza per il risultato ottenuto durante le ultime qualifiche. La W13 non è performante nel giro secco e il settimo e l’ottavo posto in griglia (poi diventato quarto e quinto a seguito delle penalità) ottenuti da Lewis e Russell rispettivamente al termine delle sessioni ufficiali del sabato, dietro anche alle due Alpine, ne sono la dimostrazione.

La vettura è lenta, difficile da guidare (leggi qui i precedenti commenti di Wolff a riguardo), ma Hamilton non vuole definirsi deluso. Più che altro per portare rispetto al lavoro profuso dai propri uomini: “Vorrei non usare la parola ‘delusione’. Ci sono 2000 persone in fabbrica che stanno dando tutto sé stessi per riuscire a migliorare le prestazioni. Ovviamente mi piacerebbe aver fatto tutto nel modo giusto e avessimo ora la possibilità di lottare davanti, in testa al gruppo, ma non è così”, riporta ‘RacingNews365.com’.

La situazione fa schifo

Lewis non usa mezzi termini per definire le sue sensazioni, ma continuerà a lottare e ad aiutare la squadra a progredire. Perché anche questo fa parte dei suoi compiti di pilota: “Fa male, ma bisogna sorridere comunque quando si dice che ‘non si sta lottando per il mondiale’. Questo perché ho la responsabilità di tenere alto il morale all’interno della squadra. Dobbiamo continuare a spingere senza scoraggiarci, anche se la situazione fa schifo e la macchina è lenta”.

Prossimi step

“Nelle prossime settimane ci saranno degli incontri in cui definiremo gli obiettivi della prossima stagione, analizzeremo i problemi incontrati quest’anno e valuteremo le conoscenze che potremo trasferire sul concetto dell’auto 2023. Dobbiamo essere certi che la nuova vettura non sia come questa”, ha concluso.

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Foto: Mercedes

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