L’avvio del GP d’Italia 2022 non finirà certo tra i migliori sostenuti da Sergio Perez. Scattato 13°, il messicano non ha per nulla una buona partenza e verrà superato anche da Sainz scattato 18°, entrambi così arretrati per aver sostituito parti della loro power unit.
Nel corso dell’ottavo giro, mentre Carlos era 11° e Checo 13°, il pilota Red Bull, partito su Medie è costretto a rientrare ai box e tornare in pista in P20 alle spalle di tutto il gruppo. Una sosta che il team principal Christian Horner spiegherà così al termine della gara: “Sergio aveva avuto un gran bloccaggio al primo giro e questo aveva portato ad avere grandi vibrazioni. Stavano raggiungendo dei livelli davvero pericolosi, così abbiamo deciso di fermarlo e montare le gomme dure”.
I problemi però non finiscono qui. Nenche il tempo di lasciare la piazzola che comincia ad uscire del fumo misto a fuoco dall’anteriore destra. Perez sembra sull’orlo del ritiro, ma poi l’allarme fortunatamente rientra: “Sembra che dei detriti siano entrati nel condotto, è questo il motivo per cui usciva così tanto fumo. Ci sono voluti due giri per bruciarli completamente, ma poi le temperature sono tornate sotto controllo”, ha continuato il team principal Red Bull secondo ‘GpFans.com’.
Il ritmo di Checo, soprattutto nelle prime fasi, ne ha parecchio risentito. Ciononostante, senza la Safety Car finale, Horner crede che il messicano sarebbe riuscito anche ad attaccare Hamilton prima della bandiera a scacchi: “Poteva spingere e il suo ritmo era ottimo. Lewis era alla portata”.
Hamilton e Perez concluderanno la gara rispettivamente in quinta e sesta posizione.
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Foto: Twitter, F1
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