A Monza a pochi giorni dal GP, il campione del mondo 1997 ha avuto l’opportunità di tornare alla guida di una monoposto di Formula1 mettendosi al volante dell’Alpine A521. La vettura con cui il team francese ha partecipato al mondiale durante la scorsa stagione.
Un’esperienza davvero incredibile anche per un pilota come Jacques Villeneuve che non correndo su un'auto di F1 dal 2005 con la Sauber ha dovuto svolgere delle sessioni di preparazione al simulatore che il canadese ha così commentato: “Sono stato male. Quando freni il tuo cervello pensa di essere su una macchina reale, dimentica di star facendo un’esperienza virtuale. Si aspetta di avvertire la forza G, ma questa poi non arriva e invece di sentire la pressione delle cinture avverti soltanto il tuo peso sul sedile".
“Sensazioni opposte a quelle che percepisci in pista. Il cervello dice: ‘Oops, c’è qualcosa che non va’. Come se avessi assunto dei funghi allucinogeni o cose del genere", ha proseguito. "Ecco perché poi si sta male: crede che tu abbia ingerito qualcosa di sbagliato (e ti fa vomitare, ndr). Finché riesci a distinguere la realtà dalla simulazione, come quando si gioca alla console tramite un controller, allora stai bene. Se l’esperienza invece ti appare reale, allora stai male”.
Continuando con l’intervista pubblicata da ‘RacingNews365.com’ ha poi parlato invece dell’esperienza in pista: “La macchina era davvero molto stabile, abbastanza semplice da guidare. C’è davvero tantissimo grip. Il cervello fa fatica a capire la velocità a cui sta andando, si è inchiodati a terra e sembra di guardare un film”.
La A521 portata in pista da Fernando Alonso la scorsa stagione
Il problema maggiore Villeneuve lo ha incontrato nel trovare i corretti punti di frenata. La colpa? I sui ricordi: “Dopo i giri al simulatore e vedendo gli onboard di Ocon e Alonso, avevo visto dov’erano i punti di frenata, ma poi mi sono tornati alla mente i ricordi di 15-16 anni fa. Quindi quando andavo a memoria, frenavo, ma avevo ancora circa 50 metri da percorrere prima di fare la curva”.
L’altro elemento che ha davvero sorpreso Villeneuve è il freno motore dato dalle moderne power unit: “Quando si alza il pedale dal gas sembra di avere un paracadute che sta frenando l’auto. Temevo che i muscoli del collo non riuscissero a sorreggere la testa in frenata. Ci sono riusciti, ma sono certo che stanotte morirò dal dolore”, ha concluso.
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Foto: Alpine
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