A pochi giorni dall’inizio del weekend di Singapore ci sono ancora dubbi sullo stato di salute di Albon e su quello che sarà il suo impegno al volante della Williams durante i prossimi giorni. Il thailandese ha subito un intervento chirurgico di appendicite lo scorso 10 settembre, un’operazione definita di routine al cui termine però il giovane pilota ha riscontrato dei problemi respiratori che avevano richiesto il trasferimento in terapia intensiva.
Secondo quanto riferito da una fonte a lui vicina, le condizioni di Alexander sarebbero buone, vuole correre a Marina Bay, ma c’è comunque qualche preoccupazione: “Alex ha svolto un intenso periodo di preparazione fisica dopo l’intervento. Il recupero sta andando bene. I dubbi maggiori sono collegati all’insufficienza respiratoria riscontrata dopo l’operazione. Soprattutto perché le condizioni climatiche a Singapore sono tra le più severe del calendario. Credo comunque che riuscirà a correre questo fine settimana. Il recupero dall'intervento va bene", riporta ‘RacingNews365.com’.
Nonostante le rassicurazioni però, è chiaro che il team non dirsi completamente fiducioso, così ha messo Nyck de Vries, capace di arrivare in P9 nell'ultimo GP d’Italia al suo debutto in F1, in stand-by in vista dell’appuntamento asiatico. La Williams avrebbe voluto concedere all’olandese la possibilità di sostenere una sessione al simulatore nel suo stabilimento a Grove, ma sfortunatamente al giovane non è stato concesso di raggiungere il Regno Unito per dei problemi legati ad un visto richiesto per spostarsi in Giappone.
Secondo quanto appreso da ‘RacingNews365.com’, De Vries avrebbe il 50% di probabilità di correre a Singapore. Sostenere una seconda gara sarebbe un'ottima opportunità per Nyck, soprattutto considerando il recente annuncio di separazione tra Latifi e la Williams. Un'ulteriore test di valutazione in ottica 2023.
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