Nuove regole, nuovi valori in campo: in questo modo potrebbe essere riassunta la stagione 2022 di Formula Uno. Una stagione in cui, dopo una lunga attesa, hanno fatto la loro apparizione le nuove monoposto ad effetto suolo, totalmente diverse come concetto rispetto a quelle della generazione precedente, figlie del nuovo regolamento tecnico che, dopo anni, ha posto fine al lungo ciclo di vittorie Mercedes, rimescolando i valori in campo.
Un rimescolamento che, di fatto, ha giovato non poco alla popolarità del Circus iridato e che, tecnicamente parlando, è stato apprezzato da team come Red Bull, tornata alla vittoria, o da Ferrari, nuovamente nelle zone nobili della classifica dopo anni di purgatorio.
Chiaramente, invece, questo nuovo ciclo tecnico ha causato non pochi malcontenti a Mercedes che, dopo anni di domino, si è ritrovata di colpo a lottare a centro classifica per risultati mediocri, dimenticando la lotta per pole position e vittorie, a causa di una monoposto, la W13, audace nelle idee (l'unica con pance praticamente assenti) ma fallimentare nei risultati.
In casa Mercedes, di fatto, è fortissima la volontà di terminare quanto prima la stagione 2022, mettendo così da parte la W13 che, malgrado i molti sviluppi, mai è stata realmente in grado di lottare neppure per una vittoria di tappa.
Ma è fortissima anche la voglia di preparare al meglio il 2023 che, per forza di cose, dovrà essere migliore di questa stagione, avendo come obiettivo minimo quello di tornare a vincere delle gare. Per questo, pur con un mondiale ancora in corso, a Brackley stanno già sviluppando a pieno ritmo e a pieno organico la monoposto per il prossimo anno.
A parlare dello stato dell'arte attuale per la casa di Stoccarda ci ha pensato Mike Elliott, direttore tecnico del team, che alla vigilia del gran premio degli Stati Uniti è stato intervistato dal sito ufficiale della F1.
Il tecnico ha iniziato, per la prima volta, a parlare della stagione 2023, dichiarando che lo staff tecnico ha individuato quelli che sono stati i punti deboli della W13 e le relative soluzioni.
"Al momento siamo a buon punto con lo sviluppo della monoposto del prossimo anno anche se, ovviamente, cercare di prevedere di quanto miglioreranno i tempo sul giro è abbastanza difficile".
Elliot ha poi analizzato brevemente il '22 del team diretto da Toto Wolff, sottolineando quanto l'annata attuale sia stata davvero altamente, tra gare pessime e gare in cui invece la monoposto si è ben comportata, specialmente sul passo gara, arrivando agilmente in zona podio.
"Penso che quest'anno ci sono state gare in cui siamo stati molto vicini alla testa.
Le nostre prestazioni in gara sono state abbastanza decenti in un certo numero di gare. È anche evidente, però, che ci sono state gare in cui siamo un po 'lontani".
Prestazioni davvero poco costanti, la cui ragione non è stata, inizialmente, compresa dagli ingegneri, che hanno avuto difficoltà nel deliberare sviluppi mirati per migliorare la situazione.
Attualmente invece, secondo il DT Mercedes, i problemi della W13 sono stati compresi e risolti in ottica del progetto "W14".
"Penso che quello che abbiamo cercato di fare sia capire cosa non ha funzionato, cosa ha causato queste prestazioni altalenanti.
Ad oggi, penso che abbiamo capito cosa non ha funzionato e, dunque, sappiamo dove intervenire".
Incalzato poi sulla vettura per il prossimo campionato, l'ingegnere inglese ha evidenziato quanto ogni miglioramento possibile verrà perseguito, poiché l'obiettivo che il team campione del mondo uscente si è prefissato è quello di tornare nella lotta di vertice.
"Non posso dare i numeri dei nostri miglioramenti, significherebbe molto, ma penso che sia nei limiti di ciò che è possibile trovare. Certo, dobbiamo lavorare sodo durante l'inverno, ma speriamo di poter tornare nelle posizioni di testa".
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