Ci aspettavamo una replica completamente diversa da Toto Wolff e dalla Mercedes in seguito al comunicato della FIA che rendeva pubblica la penalizzazione assegnata a Red Bull per aver sforato il tetto di spesa nella passata stagione.
Wolff era stato uno dei più duri nel giudicare la violazione del regolamento da parte di Red Bull, giudicandola tutt'altro che "minore", ed è più che comprensibile considerando il rocambolesco Mondiale perso da Hamilton all'ultima gara della passata stagione.
La decisione della FIA di punire la Red Bull con 7 milioni di multa ed il 10% di ore in meno in galleria del vento ha lasciato molti con l'amaro in bocca, tra cui Andreas Seidl della McLaren che poco prima aveva espresso tutto il suo disappunto per la leggerezza della sanzione.
Eppure pochi minuti fa, ai microfoni di Sky, si è presentato un Toto Wolff sereno, quasi sorridente che ha così commentato la decisione della FIA
"Per noi è importante che il processo di valutazione sia stato corretto e non posso giudicare la penalità, non posso dire se è troppo grande o troppo piccola. E' una penalità, mi piace il modo di operare della FIA, e per questo io sono ok."
Valutando l'entità della penalità sportiva inflitta a Red Bull, ovvero il 10% di ore in meno in galleria del vento, Wolff ha commentato in modo molto diverso da quanto aveva fatto pochi minuti prima Seidl:
"E' uno svantaggio. Noi abbiamo vinto tutti gli anni e abbiamo preso il 7% in meno di ore ogni anno [per la regola del balance of power, ndr], e abbiamo visto che è importante in termini di performance"
Ulteriormente stuzzicato sulla possibilità che Mercedes possa "copiare" Red Bull e valutare in futuro di sforare il tetto di budget, valutando pro e contro delle sanzioni economiche e sportive inflitte dalla FIA, Wolff ha risposto in modo ancora più deciso, affondando una stoccata piuttosto pesante:
"Non lo faremmo perchè i soldi, i 7 milioni di dollari, sono importanti, ma è più importante la reputazione. Oggi in modo trasparente, e per integrità, non si può giocare con questo. Abbiamo la responsabilità per il brand, e per tutte le persone che lavorano per la squadra ed anche per i nostri partner, per questo noi non possiamo farlo e non possiamo giocare così"
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