Marko sull’importanza del junior team: «Il nono posto di AlphaTauri non è accettabile»
21/12/2022 13:05:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Quest'anno l'AlphaTauri è sprofondata al nono posto nella classifica costruttori del Campionato Mondiale, il peggior risultato dal 2018, quando gareggiava ancora come Toro Rosso. In una lunga intervista ad Auto Motor und Sport, Marko ha dichiarato che la squadra si è "battuta al di sotto del proprio valore".

"La vettura aveva troppo poca deportanza. Per il potenziale, tecnico e finanziario, il nono posto non è accettabile", ha detto Marko.

"Hanno commesso molti errori di strategia. La vettura aveva troppo poco downforce. Al momento stiamo facendo un bilancio e valutando quali viti dobbiamo girare".

Marko ha anche riportato l'esito di un primo colloquio con Oliver Mintzlaff, che ha assunto la guida della divisione sportiva della Red Bull dopo la morte di Dietrich Mateschitz in ottobre:

"Abbiamo avuto i primi colloqui con il nostro nuovo capo, il signor Mintzlaff, e tutti concordano sul fatto che non avrebbe senso ricostruire un pacchetto di successo come quello della Red Bull Racing. Ma abbiamo bisogno di AlphaTauri. Questo non è stato soddisfacente nell'ultimo anno".

La scuderia junior della Red Bull è stata per lunghi periodi un vero e proprio banco di prova per la Power Unit Honda. Con il regolamento tecnico che limita sempre più le prove in pista, chiaramente è fondamentale raccogliere più informazioni possibili anche da altre due monoposto.

La scuderia junior è infine importante per portare avanti il programma giovani piloti, se pensiamo che Vettel e Verstappen hanno esordito proprio con Toro Rosso è facile comprendere quanto sia importante "investire" in tal senso. 

Marchionne, da grande manager, aveva compreso l'importanza di questo legame con le scuderie satellite. Purtroppo dopo la sua morte molti programmi sono saltati, come la collaborazione con Sauber, già fortemente ridotta (Ferrari non ha più la prelazione su uno dei due piloti), e destinata a chiudersi con l'arrivo di Audi nel 2026. Anche la collaborazione con Haas non prevede più la possibilità di piazzare un pilota FDA nella scuderia americana e se dovesse saltare anche la fornitura delle Power Unit (si pensa all'ingresso di Ford come motorista), Ferrari si ritroverebbe come Renault con solo due monoposto in pista con i suoi motori.

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