Il «gioco delle coppie» ci farà impazzire
Elucubrazioni festaiole, in un viavai di panettoni che profumano già di…benzina. Eh sì, saremo pure a metà strada - più o meno - tra la fine del Mondiale 2022 e l’nizio della stagione 2023, ma lo slancio ci proietta già verso il futuro …

29/12/2022 08:05:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Elucubrazioni festaiole, in un viavai di panettoni che profumano già di…benzina. Eh sì, saremo pure a metà strada - più o meno - tra la fine del Mondiale 2022 e l’nizio della stagione 2023, ma lo slancio ci proietta già verso il futuro, con un’attesa che comincia a farsi pesante, per le tante aspettative, curiosità e inquietudini ferrariste che cominciano a farci scalpitare. 

Giochiamo, tanto per ingannare il tempo, ad anticipare uno dei temi che, verosimilmente, terranno banco dal 5 marzo 2023 (Gran Premio del Bahrain) in poi: il “gioco delle coppie”. Potenzialmente decisivo, a nostro giudizio, per l’assegnazione del titolo mondiale. Non venite a dirci che certi ragionamenti non li avete fatti anche voi: non vi crederemmo. 

Equilibri tra prime e seconde guide (?), gioco di squadra (??), accettazione delle gerarchie interne aI team principali (???). Ci sarà più da divertirsi o da incazzarsi? Sentenza ardua, per noi che non abbiamo tempo di demandarla ai posteri. Del resto, per Manzoni a Monza l’unico focolaio di interesse erano gli intrallazzi della Monaca. 

Il «gioco delle coppie» ci farà impazzire

Cominciamo dalla Mercedes, che da un certo punto di vista presenta la situazione più mutevole e in divenire: alla maggior parte degli osservatori viene naturale chiedersi come farà Lewis Hamilton a gestire una (presunta) seconda guida come George Russell. Se invece, più realisticamente, ribaltassimo i termini della questione? Perché a nostro avviso il modo più giusto di porre l’interrogativo sarebbe: come potrà uno come Russell accettare di mettersi al servizio di Hamilton dopo la stagione della sua definitiva consacrazione, durante la quale ha peraltro mostrato di soffrire molto meno per i difetti della W13, quanto a porpoising e limiti aerodinamici? Questione apertissima, per dirimere la quale ci vorrà tutta l’autorevolezza di Toto Wolff. 

Il «gioco delle coppie» ci farà impazzire

Spostiamoci in casa Red Bull, dove a proposito di piloti regna il più alto tasso di malumore, dopo le tensioni dello scorso finale di stagione. Max Verstappen da questo punto di vista è consapevole dello strapotere del quale continuerà a godere; al tempo stesso, uno potenzialmente competitivo, poiché velocissimo, come Sergio Perez, ha acquisito le consapevolezza di aver troppo abbozzato, nell’interpretazione quasi ridondante dello scudiero (o cavalier servente?), il che gli era valso un rinnovo di contratto che però non è bastato a smorzare il malumore nei confronti del compagno olandese, soprattutto viste le mancate concessioni da parte di quest’ultimo quando il titolo era già stato messo al sicuro. Lo stato maggiore dei “bibitari”, a cominciare da Chris Horner ed Helmut Marko, è avvisato. 

Il «gioco delle coppie» ci farà impazzireDulcis in fundo, la Ferrari: con l’uscita di scena di Mattia Binotto e l’arrivo a Maranello di Frédéric Vasseur, sono maturate due sensazioni, che per ora contribuiscono a moltiplicare i dubbi circa le ambizioni del Cavallino. Da una parte la soddisfazione di Leclerc, che ora sente saldissimo sotto di sé il seggiolino da prima guida, visto il feeling storicamente indiscutibile con il nuovo Team Principal francese; dall’altra, la diplomazia sorniona e l’azzeramento di ogni allusione polemica da parte di Carlos Sainz, conciliante come al solito a parole, poi giustamente battagliero in pista. Al dunque, se dovessero entrambi far registrare prestazioni non dissimili, quali saranno i pronunciamenti del team e come verranno recepiti? 

Tre ipotetici ma molto probabili scenari per i tre team di punta, in attesa di “pesare” il valore dei papabili outsider. Con un’ultima piccola osservazione: per spuntarla, alla fine, potrebbe essere utile a ognuna delle tre scuderie sfruttare le rivalità interne alle altre due. 

Foto www.planetf1.com

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