Formula Irriverente - Attenti a quei due: Tsunoda-De Vries

Con la stagione 2022 in archivio è già ora di pensare al prossimo mondiale che prenderà il via il 5 marzo in Bahrain. Il Tilkodromo di Sakhir ospiterà una Formula 1 in grande spolvero, stando al Domenicali pensiero, col nuovo format che sembra piacere un po' a tutti. Piloti, team e appassionati esclusi, s'intende. 

Ma non vogliamo essere polemici: la Formula 1 è ancora lo sport più bello al mondo, se si escludono le sprint race, i propulsori centellinati, il parco chiuso al sabato, il DRS, il budget catering, i test privati aboliti, i motori silenziosi con tecnologia Dyson, le vie di fuga Eminflex, i track limits, l'assenza incomprensibile delle ragazze in griglia, la felliniana applicazione dei regolamenti, i 5 secondi a Vettel per aver abbandonato la Formula 1 e un presidente che dorme con la scimitarra sotto al cuscino.

Per nostra fortuna rimangono loro, i piloti, a fornire spettacolo in pista e fuori, dichiarazioni forti e convivenze difficili, improbabili impegni nel sociale, velocità e piedi pesantissimi. È a loro, vero cuore pulsante della Formula 1, che dedichiamo questa rubrica. Ecco i nomi degli eroi che porteranno in pista le macchine più veloci del mondo nel 2023. In chiave tutt'altro che seria.

Alpha Tauri: Yuki Tsunoda e Nyck De Vries

La scuderia di Faenza ha ereditato dalla sua progenitrice, nella persona di quel geniaccio di Giancarlo Minardi, l'innata capacità di scoprire nuovi talenti. Al romagnolo devono il sedile in Formula 1 piloti del calibro di Webber, Trulli, Fisichella e un certo Fernando Alonso.

Ma il buon Giancarlo fece il colpaccio con Pierluigi Martini: uno che correva incazzato come quando, in autostrada, il beone di turno ti si incolla dietro per farti la radiografia al cervello. A mezzo abbaglianti.

Un testa calda come pochi, e che troverà in Yuki Tsunoda un papabilissimo erede. Il pilota tascabile di Sagamihara è il giapponese meno zen che sia mai venuto al mondo. Fonti  più che discutibili suggeriscono che il pilotino del Sol Levante sia segretamente in orbita Ferrari sin da quando, a Maranello, hanno iniziato un corso aziendale in cultura Samurai.

Tsunoda avrebbe tenuto, per tutto il 2022, corsi di harakiri nell'anonimato della galleria del vento progettata da Renzo Piano. Un Piano diabolico, visti gli eccellenti risultati conseguiti da Rueda e affiliati perlomeno in fatto di suicidi al muretto. Risultati che danno credito ai misteriosi informatori di cui sopra e a cui, d'ora in poi, ci rivolgeremo sempre più spesso.

Completa la lineup Alpha Tauri il buon Nyck De Vries, scambiato da Sainz per Debris (detriti) in Messico e campione del mondo di Formula Dyson 2020-2021.

Sempre i soliti ben infornati sussurrano che nel week-end brianzolo l'olandese avrebbe operato Albon di appendicite, dopo avergli non si sa bene come procurato il malanno, al solo scopo di soffiargli il sedile.

E finendo a punti a Monza al suo esordio con una vettura dotata di un motore vero. Il tutto, nonostante attorno al motore ci fosse una modesta Williams. Oltre all'ottimo risultato in pista De Vries si è guadagnato, a Monza, un sinistro soprannome: Il Chirurgo.

A lui si devono con ogni probabilità altre malefatte della stessa natura, più o meno riuscite, ai danni di altri colleghi. Nelle prossime puntate di Formula Impertinente sveleremo ulteriori, scabrosi dettagli sul nativo di Uitwellingerga: continuate a seguire l'improponibile rubrica.

In conclusione, occhio a 'sti due l'anno prossimo: uno è da TSO, l'altro è un maniaco seriale col vizietto del bisturi. E con un piede destro decisamente pesante. Ci faranno divertire.

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