Con la stagione 2022 in archivio è già ora di pensare al prossimo mondiale che prenderà il via il 5 marzo in Bahrain. Il Tilkodromo di Sakhir ospiterà una Formula 1 in grande spolvero, stando al Domenicali pensiero, col nuovo format che sembra piacere un po' a tutti. Piloti, team e appassionati esclusi, s'intende.
Ma non vogliamo essere polemici: la Formula 1 è ancora lo sport più bello al mondo, se si escludono le sprint race, i propulsori centellinati, il parco chiuso al sabato, il DRS, il budget catering, i test privati aboliti, i motori silenziosi con tecnologia Dyson, le vie di fuga Eminflex, i track limits, l'assenza incomprensibile delle ragazze in griglia, la felliniana applicazione dei regolamenti, i 5 secondi a Vettel per aver abbandonato la Formula 1 e un presidente che dorme con la scimitarra sotto al cuscino.
Quella di Brackley è una delle coppie più equilibrate del paddock. Alla luce di quanto ottenuto nel 2022 e considerando il mezzo a disposizione pre-DT39, è stata forse la più efficace in assoluto. Russell ha dimostrato che quando c'è da soffrire lui risponde presente, mentre Hamilton è solito piombare in crisi mistica nel momento in cui le cose non vanno per il verso giusto.
Ma mai sottovalutare Lewis, che quando si ricorda dei suoi sette titoli, e quando non accusa lombalgie in grado di destare le premurose attenzioni della FIA con conseguenti coup de théâtre regolamentari, torna puntuale a graffiare rabbioso. Nel 2023 ne vedremo delle belle. Se poi la Mercedes (FIA permettendo) dovesse tornare ai livelli pre-2022 allora i rapporti tra i due saranno destinati a evolvere velocemente, e ferocemente. Hanno fame entrambi, e sono entrambi tremendamente veloci: date loro una macchina competitiva, intanto noi scaldiamo i pop corn.
Il pilota titolare della terza vettura infine è stato confermato, anche se per diverso tempo sono circolate voci che avrebbero voluto il suo sedile in discussione a causa dei fatti di Singapore, fatti su cui la FIA sta ancora indagando al pari di Montecarlo 2022 e Argentina-Inghilterra 1986.
Nonostante le velate ma mai confermate accuse di doppiogiochismo, Bernd Mayländer guiderà la sua Mercedes-AMG GT Black Series (che però è rossa) anche nel Campionato del Mondo di Formula 1 2023. Secondo fonti che preferiscono rimanere anonime (chi pensa a Michael Masi è una cattiva persona), il tedesco si è impegnato formalmente a non lasciare tra sé e Pérez una distanza superiore a quella che intercorre tra dieci vetture.
Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Tsunoda-De Vries
Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Albon-Sargeant
Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Bottas-Zhou
Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Leclerc-Sainz
Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Norris-Piastri
Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Alonso-Stroll
Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Magnussen-Hulkenberg
Leggi anche: Il terremoto dei Team Principal coinvolge anche la Mercedes: l'annuncio...
Foto www.formula1.com