100 gare per la vittoria: il piano di Alpine procede rispettando le attese?
15/01/2023 09:45:00 Tempo di lettura: 6 minuti

La Formula 1 può essere una vetrina impressionante per un costruttore, ma la storia ci insegna che il circus iridato può mietere vittime eccellenti se non si pianificano correttamente gli investimenti stimando correttamente la competitività tecnica e finanziaria richiesta per raggiungere risultati importanti.

Nel 2016 Renault ri-acquistò il team Lotus, la stessa scuderia con sede ad Enstone con cui aveva partecipato alla massima serie dal 2002 al 2011. Il piano, orgogliosamente francese, era di tornare a lottare per le vittorie entro 5 anni, ma alla scadenza del 2020 il costruttore portò a casa un paio di podi e poco altro.

Renault è stata ribattezzata Alpine nel 2021, e questa volta è toccato all'amministratore delegato Laurent Rossi dover fissare obiettivi e scadenze, presentando un piano di 100 gare per riportare la squadra in lizza per il campionato.

100 gare per la vittoria: il piano di Alpine procede rispettando le attese?

Nella Formula 1 moderna, 100 gare corrispondono a poco più di quattro stagioni considerando che il calendario continua a espandersi a livelli record, questo significa che Alpine si trova a circa metà del percorso prestabilito, ed il tempo per tornare seriamente a lottare per la vittoria è sempre meno.

Dopo una prima stagione molto difficile, lo scorso anno Alpine ha finalmente dimostrato di essere promettente.

La monoposto A522 del 2022 ha ottenuto il quarto posto nel Mondiale costruttori, mostrando un potenziale a volte anche maggiore, grazie soprattutto al "rischio" che la squadra ha deciso di prendere con la sua power unit privilegiando le prestazioni rispetto all'affidabilità.

Il costruttore ha infine completato il suo piano orgogliosamente nazionale affidandosi a lungo termine ai piloti Pierre Gasly ed Esteban Ocon per creare una formazione tutta francese.

Il direttore tecnico di Alpine Matt Harman, intervistato da RacingNews365.com, ha svelato alcuni dettagli del cosiddetto "piano delle 100 gare".

"Abbiamo un grande piano, ne avete sentito parlare: il nostro piano di 100 gare comprende un sacco di cose. Comprende le strutture, la tecnologia, le tecnologie di simulazione e lo sviluppo delle prestazioni che applichiamo sul circuito. Il personale di cui disponiamo non sta solo aumentando numericamente, ma miglioriamo anche il tipo di persone che abbiamo e le competenze specifiche di cui abbiamo bisogno."

Un piano molto dettagliato che già in questa stagione deve raggiungere un obiettivo preciso, ambizioso ma altrettanto difficile:

"Per me, questo significa andare avanti e abbiamo l'obiettivo per il 2023 di convergere verso il terzo posto, ma sta diventando sempre più difficile. Ho già dovuto fare questo salto in un'altra squadra (Mercedes) e non è facile, ma fondamentalmente non lo stiamo dicendo, stiamo già facendo qualcosa. Ci sono cose che ancora non si vedono e che arriveranno nei prossimi anni ed è questo che dobbiamo fare: aumentare tutto allo stesso ritmo"

100 gare per la vittoria: il piano di Alpine procede rispettando le attese?

L'ostacolo del budget cap

Un piano che probabilmente ha il suo più grande ostacolo nel tetto dei costi fissato dal regolamento. Nelle stagioni passate, i team potevano semplicemente spendere tutto il denaro possibile per tentare di arrivare in alto, ma ora Alpine deve farlo rispettando le restrizioni del budget cap.

Harman ritiene però che questo ostacolo può essere superato sviluppando meglio gli aggiornamenti della monoposto a disposizione di Gasly e Ocon.

"Significa che bisogna essere più mirati. Bisogna capire esattamente dove sono le prestazioni, quali sono i dettagli, quali sono le cose che possono essere la ciliegina sulla torta e quali sono assolutamente fondamentali."

Luca de Meo, CEO di Renault, e Laurent Rossi amministratore delegato di Alpine, hanno approvato e sviluppato di comune accordo con Harman gli step e gli interventi necessari per portare avanti questo piano:

"Questo fa parte del nostro piano di 100 gare e abbiamo chiaramente evidenziato a Luca e a Laurent di cosa abbiamo bisogno e quando ne abbiamo bisogno come parte del piano di 100 gare. Si tratta di concentrarsi sulle prestazioni, perché ci sono molte cose che avremmo fatto in passato, che sono belle da avere, ma non sono assolutamente essenziali. In questa nuova era del cost cap, dobbiamo concentrarci solo sull'essenziale ed è quello che stiamo facendo. Ad essere onesti, Laurent e Luca sono stati fantastici nel fornirci ciò di cui avevamo bisogno, e se non avessimo un tetto ai costi, otterremmo comunque ciò che ci serve."

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