Sarà un inizio di stagione piuttosto complicato quello che Pierre Gasly dovrà affrontare all’interno della sua nuova squadra, la Alpine. Il 2022 infatti non si è concluso nel migliore dei modi per lui. Con 10 punti di penalità accumulati sulla superlicenza nell’arco degli ultimi 12 mesi, il francese dovrà stare molto attento nelle prime gare del prossimo campionato. Basteranno altri due punti per far scattare la squalifica da un GP del mondiale. Uno scenario che mai nessun pilota nella storia della categoria ha sperimentato finora.
I primi due punti gli verranno restituiti il 22 maggio 2023, dal momento che in tale data nel 2022 gli erano stati attribuiti per esser stato giudicato colpevole della collisione avuta con Lance Stroll: “Si tratta di una situazione imbarazzante”, aveva commentato Gasly al termine della stagione.
La difesa di Russell
A schierarsi a favore del francese, in un intervento fatto a ‘GPFans.com’, troviamo il direttore della GPDA (Grand Prix Driver Association), George Russell: “Penso che i punti da lui rimediati non siano in linea con la gravità delle azioni commesse. Credo dunque ci sia bisogno di un ripensamento. La FIA ha molto lavoro da svolgere questo inverno”.
“C'è bisogno inoltre di pensare ad un pacchetto di regole in grado di modellarsi alle varie situazioni nel caso emergano alcuni problemi o ci si accorgesse di dover effettuare delle modifiche”, ha proseguito. “La squalifica è una punizione enorme e dovrebbe essere presa in considerazione solo nel caso in cui il pilota commetta un errore molto grave: per guida spericolata o comunque estremamente pericolosa. Pierre non è certo un pilota del genere”.
Foto: Mercedes, Twitter, Pierre Gasly
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