Leclerc e l'ombra della Mercedes. Toccante testimonianza di Turrini: «Credergli è un atto di fede»
18/02/2023 11:55:00 Tempo di lettura: 5 minuti

"Forza Ferrari, sempre!", così Charles Leclerc si è congedato al pubblico presente a Fiorano la mattinata di martedì, quando è stata svelata al mondo la nuova Ferrari SF-23. Parole pronunciate con voce tremante, con grande emozione ed orgoglio, con la consapevolezza di essere amato e supportato dal popolo della Rossa.

Il rapporto tra il monegasco e il Cavallino va ormai avanti dal 2016, anno in cui è entrato a far parte della Ferrari Driver Academy. Dopo sette stagioni, il matrimonio ambisce ad essere vincente oltre che passionale.

Leclerc, la Ferrari e l'ombra della Mercedes

Negli ultimi mesi, più e più volte, è girata la voce di un interessamento della Mercedes per Leclerc. Secondo molti, il monegasco sarebbe la prima opzione di Toto Wolff per il post-Hamilton. Una voce, soltanto una voce, che però potrebbe diventare qualcosa in più se la Ferrari non riuscisse ad offrire al "Predestinato" una vettura in grado di lottare per il titolo di campione del mondo. Tutto balla su un sottilissimo filo, fatto di centesimi, anzi millesimi.

A placare le preoccupazione dei supporters del Cavallino, però, è arrivata una testimonianza autorevole. Quella del giornalista Leo Turrini, che ha incontrato Leclerc negli scorsi giorni in un noto ristorante di Maranello.

La testimonianza di Leo Turrini

Leclerc e l'ombra della Mercedes. Toccante testimonianza di Turrini: «Credergli è un atto di fede»

Tramite le colonne de Il Resto del Carlino/Nazione/Giorno, Leo Turrini racconta di aver incrociato Leclerc al Montana, "il tempio gastronomico della Rossa". Il giornalista era in compagnia di suoi quattro amici "quando sulla porta del ristorante si è affacciato lui. Carletto. Per l’anagrafe, Charles Leclerc. Il Predestinato o come diavolo preferite chiamarlo, sebbene il detentore del titolo sia ancora Max Verstappen".

"Leclerc ha vinto appena cinque Gran Premi in carriera. Eppure, sin dalle primissime apparizioni in sella al Cavallino ha incendiato i cuori della gente comune. Sarà l’aria da ragazzino, sarà la genuina sfrontatezza di un giovane rampante, sarà quello che vi pare. Ma raramente io ho visto tanto affetto intorno ad un pilota della Scuderia. [...] Tra un selfie e un abbraccio, il messaggio è stato corale: “Vedi di vincere il Mondiale, hai diritto ad una macchina che ti permetta di mostrare il talento che hai, perché tu sei più forte di quel diabolico olandese…”", prosegue Turrini.

E ancora: "Mentre i quattro commensali impazzivano con il cellulare per spedire nel cielo pazzo del web la sacra immagine con il futuro (speriamo, speriamo!) campione del mondo, insomma, ho scambiato qualche battuta con questo ragazzo che potrebbe essere mio figlio. Spiegargli che sono tentato di vedere in lui i tratti di Lauda e di Schumi sarebbe stato inutile: lo sa, come ci ostiniamo a pensarla noi ferraristi… “NO MERCEDES”. E allora, ecco qua le frasi in amicizia che non sono semplicemente di circostanza. Carletto, per intenderci, è uno vero".

Quindi riferisce le parole del monegasco:

""Lunedì parto per il Bahrain e francamente non vedo l’ora di essere là. Avremo tre giorni di test insieme a tutti i concorrenti, i rivali. Non ha molto senso chiedermi come giudico la nostra nuova macchina, ho detto subito che l’impressione è stata buona, però poi dipende tutto dal confronto con gli altri… Eh, lo so che tu hai paura che io possa andarmene in Mercedes per il dopo Hamilton, ma sinceramente non c’è alcuna trattativa, io sto bene in Ferrari, sento l’entusiasmo della gente, mi esalta l’idea di coronare il sogno, mio e di tutti, di vincere con questa squadra, con la Rossa…"".

Al che, Turrini, visibilmente colpito dalla confidenza di Charles, conclude sognante:

"Oh, credergli è un atto di fede. Perché poi si sa come funziona il mondo e i latini dicevano “ad impossibilia nemo tenetur”. Nessuno e’ tenuto a realizzare cose impossibili e se nella storia della umanità solo nove bipedi hanno vinto il mondiale di F1 guidando una Ferrari un motivo ci sarà. Ma se non ce la fa Leclerc giuro che ci resto, anzi, che ci restiamo male".

Leggi anche: Binotto racconta: «Quella volta che Schumacher ci fece il gesto dell'orologio...»

Leggi anche: Ferrari, Vasseur rivela: «Ho sentito Jean Todt e...»

Leggi anche: Andretti risponde a Domenicali: «Tutto ciò che abbiamo fatto è mostrare entusiasmo»

Foto copertina Twitter Ferrari; Foto interna twitter.com


Tag
turrini | leclerc | ferrari | mercedes | formula 1 |