Vanzini: «Ferrari ha trovato affidabilità e avrà il miglior motore in griglia». Mercedes trema...
21/02/2023 13:20:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Mancano meno di due giorni a quello che, a tutti gli effetti, sarà il primo atto ufficiale della stagione 2023 di Formula Uno, ovvero l'inizio dell'unica sessione di test pre-stagionali in Bahrain.

Dei test nei quali, data la durata (solo 3 giorni per preparare una stagione di 23 gare), tutti i team dovranno mostrare le proprie carte, sia in termini di monoposto, schierando le vere vetture con cui prenderanno parte al campionato e non i "manichini" che hanno mostrato durante le presentazioni solo per doveri di sponsor, sia in termini prestazionali visto che, in soli tre giorni, non ci sarà tempo per nascondersi e fare pretattica ma tutti dovranno esprimere il proprio potenziale.

Una sessione, di fatto, molto importante dalla quale i team cercheranno risposte: Red Bull per capire se potrà allungare la propria striscia vincente iniziata con il mondiale di Max Verstappen nel 2021, Mercedes per capire se la crisi del 2022 con la pessima W13 sia ormai solo un ricordo e Ferrari per comprendere se, dopo un 2022 a due facce, sarà in grado di giocarsi, sino a fine anno, le sue chance di tornare a vincere un mondiale che a Maranello manca da oltre 15 anni.

Per ora, stando a quelle che sono le voci di corridoio raccolte in questi mesi, e soprattutto a quanto riportato da Carlo Vanzini sull'edizione di questa settimana di Autosprint, a Maranello la fiducia di poter essere della partita mondiale non sembra mancare. Una fiducia percepibile anche dalla presentazione "in style" andata in scena la scorsa settimana a Fiorano.

"La Ferrari si è svelata in modo vintage, coinvolgente ed è stata la squadra a mostrarsi di più e, soprattutto, l'unica ad andare subito in pista, in diretta mondiale, con tutti i rischi della figuraccia connessi, ma anche con la voglia di mostrare i muscoli di quelle pance molto "italiane" a fronte degli addominali scolpiti di Mercedes e Red Bull"

Una fiducia che, come detto, deriva da una presentazione "forte", ma soprattutto da quelle che sono le sensazione a margine dell'evento: sia quelle dei piloti che hanno guidato la SF-23 sia quelle dei tecnici che, brevemente, hanno commentato il progetto e i correttivi attuati, specie in materia di affidabilità.

"Così a priori la Ferrari è quella che si sente campionato d'inverno. I sorrisi di tutti, gli occhi scintillanti dei piloti, sono lì a dimostrarlo. L'affidabilità, tallone d'Achille che costringeva a girare all'80%, sembra poter diventare un punto di forza che consentirà a tutti i cavalli della power unit più potente in griglia di correre come mai è riuscita lo scorso anno. Questo ci dicono, convinti che le pance all'italiana, con la forza brutale della PU, creeranno quel mix che consentirà di mettere sull'asfalto un progetto se non subito vincente, convincente sulla distanza".

Affidabilità che, auspicabilmente, dovrebbe permettere di sprigionare la massima potenza e che, insieme ad un body in grado di generare downforce dovrebbe consentire di ottenere una vettura in grado di figurare bene in ogni scenario e in grado di battagliare con le concorrenti che al contrario, come riportato dal commentatore di Sky Sport, punteranno su altri concetti per arrivare al top.

"Superpotenza per spingere sul dritto un fisco imponente, ma più stabilità nelle curve. In Mercedes e in Red Bull invece cercheranno di sopperire ai cavalli mancanti con efficienza aerodinamica, scoprendo limiti di guidabilità".

Affidabilità, potenza e carico: fattori su cui in Ferrari puntano per fare bene e che, secondo Vanzini, impensieriscono i tecnici Mercedes.

"A Brackley si dicono, seppur non pubblicamente, molto preoccupati per quello che sanno di Ferrari".

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