Nel "Post" di oggi, consueto appuntamento tra un grande giornalista e i lettori de Il Corriere dello Sport, Italo Cucci si è cimentato nel racconto di un aneddoto che lo vede protagonista assieme ad Enzo Ferrari e si è lasciato andare a una forte affermazione su Charles Leclerc. Il quasi 84enne saggista italiano, ex direttore della rivista Autosprint, si è detto scettico sulle qualità del monegasco, definendolo «lamentoso» e dichiarando «per me, semplicemente, non è un manico».
Il commento di Italo Cucci
Il "Post" è un appuntamento quotidiano in cui un giornalista risponde alle mail dei lettori de Il Corriere dello Sport. Nel caso odierno, un appassionato di Formula 1 ha fatto il punto della situazione dopo la prima gara in Bahrain. Ha manifestato la sua delusione per i risultati della Ferrari, esaltato la superiorità della Red Bull e il genio di Adrian Newey (qui un nostro approfondimento) invitando il giornalista a leggere il libro autobiografico dell'ingegnere britannico. Nel corso del suo messaggio, l'appassionato ha inoltre affermato "il povero Leclerc farà bene a cambiare aria perché ormai lo hanno bruciato".
Al che Cucci ha risposto dicendo: "Beato lei, Bigi, che sa già tutto di Newey, ma mi perdoni se non leggerò il suo libro: la noia da F1 mi ha da tempo sopraffatto [...] ormai della mitica Formula apprezzo soprattutto i commenti di Federica Masolin la cui bravura e bellezza sono messe a disposizione degli sconsolati ammiratori della Rossa e delle corse. Il resto è califanesca noia. Non gioia".
Riferendosi al Cavallino ha poi aggiunto: "Ripenso all’ennesima presentazione sfarzosa e libidinosa della vettura che mi ha rapito mezza vita e mi rendo conto che alla fine non c’è niente di più vuoto e inutile. Il Drake tirava fuori la Rossa coperta da un lenzuolo, spuntava il posteriore e io dicevo «Commendatore, che bel culo!», lui rideva, ci auguravamo vittorie che non arrivavano quasi mai ma la lotta, quella non mancava, maledetta benedetta Porsche, non solo aveva le macchine ma anche i piloti. Tuttavia, niente trionfalismi al buio. Infondo, quando chiedevi al Vecchio «qual è la macchina più bella?» lui rispondeva «la prossima». Come non dicono ma fanno questi, adesso, forti di un potere economico che l’Ingegnere non aveva".
La chiosa finale con tanto di "sentenza" su Leclerc: "Ripeto: non leggerò Newey. Mi accontento di leggere Mauro Coppini quando elogiando Alonso sembra dare una risposta al lamentoso Leclerc: in attesa della macchina migliorata vediamo almeno com’è ‘sto pilota. Per me, semplicemente, non è un manico. Aspetto un soffio di vento che mi porti due parole di Enzo Ferrari: «Giusto, Italo»".
Leggi anche: Hamilton infelice, prende quota l'ipotesi passaggio in Ferrari. Scambio con Leclerc?
Leggi anche: Ferrari, retroscena sugli addii di Rosato e Giacobazzi. Turrini: «Gino si occupava di 'politica' e...»
Foto copertina www.twitter.com; Foto interna www.twitter.com