Ferrari, Vanzini: «Manca un pezzo di verità, perché un'involuzione così è davvero un non senso»
22/03/2023 11:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

"Questa è Jeddah un anno fa. Max primo e Charles secondo, dopo una sfida pazzesca...", esordisce Carlo Vanzini riferendosi alla foto postata su Instagram che ritrae Verstappen e Leclerc a margine del Gran Premio di Arabia Saudita 2022. Gran Premio che vide il monegasco e l'olandese lottare ruota a ruota fino alla fine, quando Supermax la spuntò sul ferrarista per poco più di mezzo secondo. Di seguito la sua analisi.

L'analisi di Carlo Vanzini su Instagram

Ferrari, Vanzini: «Manca un pezzo di verità, perché un''involuzione così è davvero un non senso»

"Ma pazzeschi sono i numeri...", sottolinea il noto giornalista di SkySportF1. Quindi li illustra: "2022 Leclerc fece il giro veloce (48) in 1'31"634. 2023 Verstappen fa il giro veloce (50) in 1'31"906, ossia quasi 3 decimi più lento di quello di Leclerc 2022 (pista leggermente diversa) e più lento del suo 1'31"722. Lo scorso anno Leclerc fece 12 giri sull'1'32", quest'anno il suo miglior giro assoluto è stato in 1'33"155 ossia un secondo e mezzo più lento del suo miglior giro 2022 e non è mai andato sull'1'32"... ".

Nel Gran Premio dell'Arabia Saudita di quest'anno, Leclerc è rimasto invischiato nel traffico e dunque non ha potuto dimostrare il vero potenziale della vettura. Vanzini afferma: "È vero non abbiamo la controprova di cosa avrebbe potuto fare con strada libera, ma credo che la situazione sarebbe cambiata forse di 3-4 decimi... il che vuol dire sempre un secondo più lento anno su anno".

E in effetti, anche il ruolino dell'altro ferrarista, Carlos Sainz, non è stato dei più incoraggianti. "Lo dimostra Carlos davanti che fa il suo miglior giro (50) in 1'32"822 con strada libera quando nel 2022 il suo miglior giro era stato fu in 1'31"905 e per 10 giri sul ritmo dell'1'32". Il ritmo di Max è stato molto simile a quello 2022 è la Ferrari che è andata indietro a gambero", scrive Vanzini. 

Le tre situazioni

Il giornalista, in seguito, procede nella sua analisi affermando: 

"Le situazioni sono 3:

1) I dati di quest'inverno erano fumo negli occhi
2) I dati non hanno avuto correlazione in pista
3) Non hanno ancora trovato il modo di "accendere" la SF23

«Ci sarà un mese di tempo dopo Australia» dicono all'unisono a Maranello, ma la domanda è: per fare cosa?

1) "Accendere" la SF23 e arrivare al livello Red Bull
2) trovare il passo per essere seconda forza

Se la risposta è la 2, quel mese sarà cruciale per decidere non come diventare seconda forza 2023, ma come essere la prima nel 2024. Restare su questa filosofia di progetto o gettarsi stile Aston in direzione diversa? I numero di Jeddah sono davvero incomprensibili anno su anno...".

"Manca un pezzo di verità..."

"Si vocifera di problemi di consumi, ma poco plausibili... La famigerata TD39? Dicono di no.
Australia fu la prima dominata dalla SF-75, attendiamo un segnale da una macchina nata per vincere, ma che al momento corre a stento.. In qualy va.. boh... Russell... Un anno fa solo due volte sull'1'32" quest'anno sei volte e ritmo costante più veloce eppure hanno già deciso di cambiare filosofia. Manca un pezzo di verità nella situazione Ferrari, perché un'involuzione così è davvero un non senso!",
conclude Vanzini.

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Foto interna www.twitter.com


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