Il segreto di Red Bull: la sua velocità risiede nel «triplo DRS»
Tra i “segreti” del dominio Red Bull quest'anno c'è anche la sua grande velocità in rettilineo, specialmente con il DRS aperto. Il motivo sta in un'innovazione tecnica su diverse parti del retro della vettura che lavorano in perfetta sinergia…

30/03/2023 06:45:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Tra i molti vantaggi di Red Bull, quest'anno c'è anche la sua grande velocità in rettilineo. In particolare, la vettura di Milton Keynes sembra avere un'efficacia inarrivabile quando apre il DRS.

Basta analizzare i dati dell'effetto della riduzione del drag con DRS aperto a Jeddah: Red Bull ha diminuito il carico del 31.5%, mentre Ferrari del 28.3% e Mercedes del 23.8%. Per fare un esempio concreto di cosa implicano questi dati, quando Verstappen ha superato Hamilton prima di curva 1, l'olandese era più veloce di circa 33 km/h, nessun'altra monoposto ha goduto di un simile vantaggio. Tutto questo è frutto di un perfetto lavoro della parte posteriore della vettura. 

Questo dettaglio è ciò che Gary Anderson di The Race ha soprannominato "triplo DRS", perché nasce dal connubio di tre elementi, ala posteriore, beam wing e diffusore. Se questi tre elementi, "parlano tra loro" e lavorano insieme nelle diverse condizioni con DRS aperto e chiuso, sono molto più efficienti di quando lavorano singolarmente.

La RB19, così come la RB18, usa una beam wing con un profilo superiore molto aggressivo. La beam wing è il sistema con uno o due profili alari (evidenziati in verde) che si trova al di sotto dell'ala principale e subito sopra al diffusore (profilo in giallo). 

Red Bull: il geniale «triplo DRS» ed il suo vantaggio straordinario

Il profilo superiore della beam wing così tanto inclinato viene fortemente alimentato dal profilo inferiore dell'ala posteriore quando il DRS è chiuso, mantenendo il flusso d'aria attaccato alla beam wing e generando carico.

Quando il DRS è aperto, questo flusso d'aria si riduce e la beam wing va in stallo e questo, a sua volta, influirà sul diffusore, o estrattore, dei flussi provenienti dal fondo che riducono la loro velocità. Una reazione tra i tre elementi che, in sostanza, riduce notevolmente la deportanza e, se gestito in modo corretto, anche la resistenza aerodinamica all'avanzamento (drag).

Red Bull ha spinto questa filosofia ancora più al limite a Jeddah, presentando una beam wing con un singolo profilo alare.

L'evidenziazione in rosso mostra la beam wing Red Bull a singolo elemento usata a Jeddah, in giallo invece il profilo della parte alta del diffusore con un grande angolo arrotondato, entrambe soluzioni presenti solo ed esclusivamente sulla RB19 (le altre monoposto avevano due profili alari per la beam wing e un diffusore con un profilo più squadrato).

In verde scuro e viola i flussi a DRS chiuso

Il segreto di Red Bull: la sua velocità risiede nel «triplo DRS»

Questo invece è quello che succede quando la Red Bull apre il DRS, con i flussi evidenziati in verde chiaro e blu.

Il segreto di Red Bull: la sua velocità risiede nel «triplo DRS»

Il risultato finale di questo lavoro sinergico dei tre elementi è una vettura con un grande downforce a DRS chiuso, che le conferisce grande velocità nelle curve in appoggio, e un bassissimo drag in rettilineo con DRS aperto, che le consente velocità massime molto elevate con cui attaccare in fase di sorpasso.

Altro dettaglio importante di questo sistema è il design smussato dell'ala posteriore di Red Bull, che evita la creazione di vortici d'aria, che non sono favorevoli alla performance della vettura. Inoltre anche la corda ridotta tra i due lati dell'ala, indicata dalla doppia freccia blu, porta a una riduzione del drag e quindi ad un guadagno nell'efficienza del DRS.

Il segreto di Red Bull: la sua velocità risiede nel «triplo DRS»

Red Bull è l'unica squadra al momento ad aver sfruttato così bene questo concetto. Nemmeno Aston Martin, per quanto sia simile, ha saputo sfruttare la stessa tecnica, mentre Ferrari e Mercedes hanno adottato filosofie differenti.

Bisogna ricordare che l'efficienza aerodinamica è un perfetto lavoro in sinergia, che comprende anche altre parti della vettura, come i sidepods, il cofano, i radiatori, l'ala anteriore e persino i profili degli elementi della sospensione. Insomma, Adrian Newey ha tirato fuori il meglio delle sue conoscenze per creare un pacchetto completo che, stando ai successi del momento, sembra altamente dominante. 

Foto: The Race

 

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