Audetto: «Elkann e Vigna dovrebbero fare come Montezemolo. Addio Binotto? Errore Ferrari»
04/04/2023 09:10:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Un 2022 chiuso al secondo posto delle classifiche piloti e costruttori, grazie al tesoretto accumulato nella prima parte di campionato. Poi tanti cambiamenti durante l'inverno, su tutti l'avvicendamento tra Mattia Binotto e Frederic Vasseur. Un avvicendamento che avrebbe dovuto portare al salto di qualità definitivo. Ma che, fin qui, non ha prodotto i miglioramenti attesi, almeno in termini di risultati. 26 soltanto sono i punti ottenuti dalla Rossa nelle prime tre gare del 2023: un bottino non esaltante, misero potremmo dire rispetto a quelle che erano le ambizioni iridate nel mese di febbraio.

La Ferrari sta attraversando un periodo molto complicato. Come potrebbe risalire la china? Ne ha parlato l'ex direttore sportivo Daniele Audetto ai microfoni di Autosprint.

Le parole di Daniele Audetto

La ''pazza'' idea di Audetto: «Elkann e Vigna dovrebbero fare come Montezemolo. Su Binotto..»

"Ferrari recentemente è stata rivoluzionata in più occasioni, ma continua a mancare un nuovo vertice, un nuovo leader", afferma Audetto ai microfoni della rivista quando gli viene chiesto di indicare cosa manca al Cavallino per tornare vincente. Poi aggiunge: "L’attuale presidenza ha operato decisioni profonde e per certi versi temerarie in quanto a tempistica. Questi cambiamenti, comunque, comportano dei tempi di assestamento".

Il cambiamento a cui si riferisce Audetto, ovviamente, è quello che ha portato Vasseur a Maranello per prendere il posto di Binotto. Riguardo il francese, l'ex direttore sportivo garantisce: "È un serio professionista che vanta grande esperienza e che sa gestire la pressione e i suoi uomini ma, purtroppo per lui, opera in un contesto nel quale manca un punto di riferimento carismatico fortemente immerso nella componente sportiva. John Elkann è bravissimo nel suo lavoro, ma opera principalmente in altri ambiti. Benedetto Vigna è un genio, ma vorrei anche ricordare che occorre tempo per centrare risultati importanti".

Un parallello con la Ferrari moderna vincente: "Il presidente Luca Cordero di Montezemolo, che era uomo di motorsport con l’aiuto dell’allora patron F.1 Bernie Ecclestone si recò da Flavio Briatore per siglare i contratti di Michael Schumacher, Ross Brawn e Rory Byrne. Montezemolo concesse tanti anni all’esperto e valente Jean Todt in qualità di team principal per centrare il titolo e fece bene, perché non è con le continue rivoluzioni che si ottengono i grandi risultati!".

La pazza idea: "Oggi Ferrari dovrebbe fare qualcosa di molto simile: Elkann e Vigna accompagnati da Stefano Domenicali in casa Red Bull per discutere la possibilità di ingaggiare Max Verstappen e Adrian Newey". 

Infine, una considerazione sull'addio di Binotto: "Errore della Ferrari? Sì, poteva benissimo restare come direttore tecnico magari avendo al fianco Antonello Coletta in qualità di team manager. Senza nulla togliere a Vasseur, sia chiaro".

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Foto copertina www.facebook.com; Foto interna Twitter Ferrari


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