Vanzini: «Facile giudicare sdraiati sul divano. E mi aspetto polemiche anche a Baku...»
04/04/2023 14:35:00 Tempo di lettura: 4 minuti

In un pezzo pubblicato sull'ultimo numero di Autosprint, Carlo Vanzini ha analizzato le vicende del Gran Premio di Australia soffermandosi in modo particolare sull'operato della direzione di gara e sulle polemiche che ha scaturito. Vi proponiamo di seguito un estratto delle sue parole.

L'analisi di Carlo Vanzini

Vanzini: «Facile giudicare sdraiati sul divano. E mi aspetto polemiche anche a Baku...»

"Niles Wittich forse ha subito il karma di Michael Masi, presente sorridente a Melbourne, forse a godersi la libertà di non avere più quelle responsabilità sulle sue comunque possenti spalle e di constatare che alla fine della fiera c’è sempre caos", afferma il giornalista di SkySportF1.

Lo ricordiamo, la corsa di Melbourne è stata contrassegnata da tre bandiere rosse e da una ripartenza a pochi chilometri dalla fine. Episodi che hanno attirato polemiche di ogni tipo. Tuttavia, secondo il giornalista "tirare la croce" addosso alla direzione di gara è qualcosa di "stupido, perché noi, addetti ai lavori e/o tifosi, non siamo mai contenti".

"A Monza lo scorso anno  - prosegue Vanzini - volevamo la rossa e sono rimasti in Safety, così come ad Abu Dhabi. A Baku gli ultimi tre giri ci hanno fatto divertire. Quindi? Serve chiarezza sulla scelta di bandiera gialla, doppia bandiera gialla, virtual safety car, safety car o interruzione, tutte scelte a discrezione del direttore F.1, coadiuvato da quello del circuito che a sua volta si affida alle segnalazioni dei marshals distribuiti
lungo il circuito nelle diverse postazioni (18 in Australia)". 

E ancora: "Per noi è più facile, belli comodi seduti su una sedia o sdraiati su un divano, dire cosa è giusto o sbagliato o dare le nostre valutazioni, tutte con il senno di poi, una maggiore uniformità aiuterebbe a togliere o limitare le discussioni da bar. A Melbourne, la rossa ci poteva anche stare in entrambi i casi per recuperare le due monoposto, forse era più sensata una seconda partenza dietro la safety, con il senno di poi e forse bisognerebbe anche mettersi nell’ottica delle idee che non è umiliante finire sotto safety o finire con un paio di giri d’anticipo". 

Una critica che invece Vanzini ha voluto muovere ai commiassari è quella relativa al diverso trattamento riservato a Sainz e Gasly:

"Due pesi e due misure. Non puoi penalizzare lo spagnolo se definisci incidente di gara quello tra Gasly e Ocon. Ok si saranno discolpati ben istruiti tra compagni di squadra, ma quel rientro è stato ben più pericoloso. Gasly avrebbe saltato il gran premio dell’Azerbaigian con una sanzione simile a Sainz, con i due punti sulla patente, ma in questo caso decisione salomonica, facendo diventare insensata quella che di guida ci stava a Carlos".

Infine, qualche considerazione sul cambio di format del "Weekend Sprint" in Azerbaijan"Attendiamo l’annuncio della qualifica al sabato dedicata alla sprint. Una soluzione che ci piace, con il gran premio della domenica che parte con il risultato della vera qualifica del venerdì, ma vedrete che con il senno di poi non mancheranno polemiche. Possiamo continuare a scrivere tutto e il contrario di tutto, l’uniformità è la chiave per evitare le discussioni che di fatto fanno parte del difeso e al tempo stesso attaccato DNA di questo sport".

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