L’Aston Martin AMR23 come la Ferrari F1-75: scarsa efficienza DRS, ma grandi prestazioni
Continuano i nostri articoli di approfondimento per analizzare vari aspetti dell’efficienza aerodinamica delle nuove monoposto ad effetto suolo. Spesso abbiamo messo in evidenza lo splendido lavoro svolto in casa Red Bull con la RB19, questa volta...

15/04/2023 12:25:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Continuano i nostri articoli di approfondimento dedicati all'analisi di vari aspetti dell’efficienza aerodinamica delle nuove monoposto ad effetto suolo. Spesso abbiamo messo in evidenza lo splendido lavoro svolto in casa Red Bull con la RB19, alla quale abbiamo anche dedicato uno specifico articolo in cui spieghiamo perché la monoposto di Newey riesce ad avere un vantaggio enorme quando viaggia con DRS aperto.

Nell’analisi di @f1datanalysis che vi riportiamo oggi, è stata messa a confronto l’efficienza del DRS delle varie monoposto prendendo i dati telemetrici dell’ultimo GP d’Australia, valutando la riduzione percentuale del drag (resistenza all’avanzamento) quando l’ala mobile è aperta. 

Non è inusuale confondere il drag con il carico aerodinamico, in realtà, come abbiamo spiegato in un articolo precedente, si tratta di due facce della stessa medaglia, ma l’abilità dei progettisti sta proprio nello slegare questi due aspetti, ottenendo carico aerodinamico utile in curva senza aumentare troppo la resistenza all’avanzamento dannosa nei rettilinei.

Ecco i risultati dell’analisi:

Scuderia (monoposto) Riduzione percentuale del drag *
Aston Martin AMR23 23,6% (!)
Alpine A523 24,6% 
Mercedes W14 25,9%
McLaren MCL60 28,8%
Williams FW45 31%
Alpha Tauri AT04 33,9%
Ferrari SF23 34,5%
Alfa Romeo C43 36,4%
Haas VF23 37,1%
Red Bull RB19 37,5%

* l'effetto scia è incluso in tutte le squadre

Ci sono alcuni aspetti da mettere in evidenza ed almeno un dato particolarmente rilevante riguardante l'Aston Martin.

Innanzi tutto possiamo dire che tutte le scuderie hanno usufruito di un DRS più efficace in Australia rispetto all’Arabia Saudita, perché qui le ali sono generalmente più cariche.

Nel confrondo con i dati di Jeddah emerge che l'Alfa Romeo ha guadagnato molta efficacia del DRS, mentre l'Alpine ne ha persa un bel po', anche se la sua velocità massima è stata comunque ottima (ali scariche).

Per quanto riguarda considerazioni più generiche, il parametro efficienza DRS vede la gerarchia generale tra i primi 4 team in classifica rimanere costante nelle prime tre gare: Aston Martin < Mercedes < Ferrari < Red Bull

L’Aston Martin AMR23 come la Ferrari F1-75: scarsa efficienza DRS, ma grandi prestazioniL’Aston Martin AMR23 come la Ferrari F1-75: scarsa efficienza DRS, ma grandi prestazioni

L’Aston Martin AMR23 come la Ferrari F1-75: scarsa efficienza DRS, ma grandi prestazioniL’Aston Martin AMR23 come la Ferrari F1-75: scarsa efficienza DRS, ma grandi prestazioni

Il dato rilevante a cui abbiamo fatto inizialmente riferimento è che nonostante l'Aston Martin sia tra le peggiori monoposto in pista quando si tratta di guadagnare velocità con DRS aperto, riesce agevolmente ad essere seconda forza del Mondiale, questo soprattutto grazie all’elevata velocità che la AMR23 riesce a tenere in curva, un po’ come faceva la Ferrari nella prima metà della scorsa stagione.

In questo modo Alonso e Stroll riescono a proteggersi dagli attacchi creando un buon gap prima dei rettilinei e riescono anche ad avere più cura delle gomme.

La grande differenza tra la Mercedes e la Red Bull invece è stata evidente nel giro in cui Verstappen ha superato Hamilton usufruendo del DRS, non solo per la facilità con cui è avvenuto il sorpasso (con quasi 20km/h di differenza), ma anche nel tempo complessivo sul giro (oltre tre secondi di vantaggio per Max). 

La Ferrari 2023 è invece in una “terra di mezzo” fatta al momento di grandi compromessi, tra carico aerodinamico e drag, tra velocità in curva e velocità nei rettilinei, tra prestazioni sul giro secco e ritmo gara, tra prestazioni generali e degrado anticipato delle gomme. A Maranello sembrano però sicuri di riuscire ad estrarre pieno potenziale dal progetto e di poter utilizzare setup più spinti grazie a diversi aggiornamenti che arriveranno in modo costante nelle prossime gare. 


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