Non molto tempo fa, Verstappen aveva già rilasciato delle parole piccate all’indirizzo della dirigenza della Formula1. In quell'occasione, aveva affermato senza tanti giri di parole che non era molto entusiasta della direzione che aveva intrapreso la categoria e che sarebbe stato pronti a lasciare lo sport qualora si fosse continuato a cambiare format e attuare modifiche così frequentemente.
Alla vigilia del GP d’Azerbaijan, dopo la recente approvazione del nuovo programma che accompagnerà le Sprint Race stagionali, tra cui anche quella a cui assisteremo questo weekend a Baku, il due volte campione del mondo però ha voluto fare un chiarimento alle sue precedenti affermazioni.
Potremmo definire i continui cambi di format soltanto come la punta dell’iceberg. Ciò che Verstappen non tollera, in realtà, è un’altra: “Anche se non ci fossero più Sprint, con dei fine settimana così lunghi non si può allo stesso tempo proseguire ad espandere il calendario. A un certo punto ci si chiede: ‘ne vale davvero la pena’? Sicuramente mi piacciono le corse, la paga è buona e… è una bella vita. Ma davvero possiamo dire di fare una bella vita? Arriva un momento in cui vorresti fare anche altre cose”.
Guardando poi al contratto aggiunge: “Sono legato alla Red Bull fino al 2028, poi si vedrà. Se verrà a mancare la motivazione allora sarà arrivato il momento di cambiare. Adesso lo sono, ma chi lo sa cosa potrà accadere. Alle persone possono sembrare strane le mie parole dal momento che sto anche vincendo, ma a volte non è tutto realmente come appare”, ha affermato secondo quanto riporta ‘RacingNews365.com’. “Tutto è fantastico, si possono fare un sacco di cose, ma c’è comunque un limite”.
Una volta chiarito il proprio pensiero, Verstappen torna sul format della Sprint Race, spiegando le ragioni per cui non riesce ad apprezzarlo appieno: “Guardando il tutto dal punto di vista delle corse, il primo giro di una gara Sprint è certamente emozionante, qualche shunt qua e là e qualche danno, ma per tutta la gara si riesce ad avere un quadro abbastanza chiaro di quello che sta succedendo. Sei consapevole di chi sia il più veloce, quindi hai anche una visione chiara di ciò che accadrà il giorno successivo. Forse questo toglie un po' di lustro all'evento principale, che penso dovrebbe essere l'evento speciale", ha concluso.
Foto copertina e interna: Red Bull Racing
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