GP Miami, Sainz: «Il bloccaggio è stato un mio errore, ma non ci è costato nulla»

Al termine del GP di Miami anche il ferrarista Carlos Sainz è intervenuto ai microfoni della televisione italiana Sky Sport F1 parlando della prestazione attuale della SF-23 e della penalità che ha ricevuto durante la corsa a causa di un suo errore all'ingresso della pit lane. Ha poi parlato anche degli aggiornamenti che la scuderia di Maranello porterà nelle prossime gare. Di seguito vi riportiamo le sue parole.

Le parole di Sainz dopo il GP di Miami

Carlos Sainz ha iniziato la sua intervista parlando dell'errore che ha commesso all'ingresso della pit lane che gli è causato una penalità di cinque secondi. Lo spagnolo ha dichiarato: "Il bloccaggio è tutta colpa mia. Ho fatto un errore all'ingresso della pit lane perché stavo spingendo per fare l'undercut a Fernando e ho valutato male la staccata ma alla fine non c'è costato nulla e penso che la posizione finale non sarebbe cambiata di molto. Quello che è chiaro è che abbiamo fatto uno stint molto buono con la media e per la prima volta siamo stati più veloci dell'Aston Martin sul passo gara e sul degrado".

Parlando invece delle difficoltà che ha la monoposto, Sainz ha detto: "Dobbiamo però capire perché possiamo fare uno stint così forte con la gomma media, e poi con le hard diventa invece difficilissimo, lento e inconsistente. Dobbiamo capire perché non è normale che lottiamo per la pole, con le gialle possiamo puntare al podio e poi con le bianche invece facciamo tanta fatica".

Il ferrarista ha poi concluso il suo intervento dicendo: "Siamo in una posizione dove dobbiamo provare tante cose perché non capiamo bene come mai in gara facciamo così tanta fatica. Da qui a Barcellona porteremo altre cose. A Imola arriveranno altre novità che dovrebbero aiutare, ma per me a Barcellona proveremo anche a cambiare un po' la macchina andando in un'altra direzione per vedere se anche il passo gara migliorerà perché in questo momento è chiaro che in qualifica non siamo messi male, ma poi in gara abbiamo davvero poca flessibilità e non possiamo spingere perché degradiamo tanto le gomme".

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Foto (entrambe) www.ferrari.com

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