Il tortuoso circuito cittadino di Montacarlo è da sempre teatro di incidenti e fino ad ora non ha fatto eccezione l'edizione 2023. Tra le libere del sabato e le qualifiche di ieri ben 4 piloti sono andati a sbattere contro le barriere, per fortuna senza alcuna conseguenza fisica se non un colpo alle ginocchia per Alex Albon. Oltre alla prioritaria incolumità dei piloti, questi incidenti hanno acceso l'attenzione di tutto il paddock perché a Monaco le vetture incidentate vengono rimosse dalla pista tramite una gru che le solleva mostrando parti che ovviamente le scuderie vorrebbero tenere al sicuro da sguardi indiscreti, ancor di più negli ultimi due anni.
Secondo una stima tecnica, il 60% delle prestazioni delle nuove monoposto ad effetto suolo è dovuto al fondo, e per questo il design aerodinamico del sotto scocca è adesso un segreto particolarmente custodito. In altri circuiti, dopo gli incidenti, le squadre hanno rapidamente sistemato delle coperture speciali per nascondere il fondo nel momento in cui venivano recuperate e issate sui camion.
In questi ultimi due giorni invece la Ferrari SF-23 di Sainz, la Red Bull RB19 di Perez e la "nuova" Mercedes W14 di Hamilton sono state fotografate da ogni angolazione possibile una volta in aria, e questo non è certamente piaciuto alle scuderie.
Particolarmente critico è stato Toto Wolff. Con il suo stile caustico ed humor inglese ha dichiarato che l'operatore che ha sollevato la vettura di Hamilton dopo l'incidente in FP3 doveva aver lavorato per il famoso "Cirque du Soleil" considerando che la monoposto è stata sollevata da terra per diversi metri rimanendo sospesa per molto tempo e rivelando il design del nuovo fondo montato sulla W14 versione B portata qui a Monaco.
"Beh, chi ha eseguito la gru probabilmente ha lavorato per il Cirque du Soleil. Onestamente, questo non lo capisco nemmeno. La macchina era sulla strada. Avresti potuto metterla su un camion. Stai mostrando un'auto a tutti nel mondo. Per noi è stato a dir poco non ottimale".
Wolff ha poi sottolineato che il suo commento era ironico, elogiando comunque i commissari del Principato e dicendo che "tutti stanno facendo del loro meglio", ma è ovvio che la situazione non è stata di suo gradimento. Anche la Mercedes ha però ottenuto informazioni a seguito dell'analoga operazione svolta ieri sulla RB19 di Perez, dopo che si è schiantato in Q1 alla Sainte Devote.
Oltre al design aerodinamico, che ha nuovamente messo in evidenza un terzo elemento alare in prossimità del diffusore, Wolff ha notato che la RB19 è rimasta orizzontale quando è stata sollevata, a differenza della W14, che è caduta all'indietro a causa del suo peso sbilanciato sul posteriore: "La loro macchina pende dritta. La nostra era in posizione arretrata!", ha dichiarato Wolff.
Ma cosa in particolare Wolff avrebbe voluto tenere nascosto del fondo della nuova W14? Se andiamo a confrontare le immagini del sotto scocca della W13, che per quanto ne sappiamo doveva essere molto simile a quello della prima W14, notiamo che il lavoro di riprogettazione è stato enorme. Dopo i profili di ingresso sul fondo adesso sono presenti diversi sotto canali di profondità e spessore variabile studiati per lavorare con il bordo d'uscita ed il diffusore allo scopo non solo di sigillare meglio i flussi ma anche di gestire meglio il problema del pompaggio aerodinamico che porta ai tanto fastidiosi saltellamenti.
Confrontando il fondo di Mercedes, Ferrari e Red Bull, notiamo diverse similitudini tra i primi due mentre quello progettato da Newey è ancora più articolato e con geometrie differenti che favoriscono la generazione di micro vortici per sigillare il flusso aerodinamico inoltre, come già detto, la RB19 è l'unica ad avere una terza "ala" in prossimità del diffusore sotto la beam wing.
Sicuramente Wolff avrebbe voluto evitare che la nuova W14 fosse così esposta a poche ore dal suo debutto. Non sono infatti pervenute critiche da Ferrari che invece porterà un nuovo fondo nel prossimo appuntamento a Barcellona.
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