Il 2023 per la Formula 1 si sta rivelando un anno abbastanza travagliato. Anzi, non sarebbe esagerato affermare che per il Circus davvero non c'è pace. Perché, dopo l'annullamento del Gran Premio di Cina per le vicende legate al Covid e dopo l'annullamento del Gran Premio dell'Emilia Romagna per la tragica ondata di maltempo che ha colpito la regione, potrebbe essere a rischio anche il prossimo appuntamento del Mondiale in Canada.
Da qualche settimana, infatti, il Canada è colpito da una serie di incendi che hanno già bruciato 3,5 milioni di ettari, prevalentamente nel Quebec. Al momento, sul territorio sono attivi ben 416 incendi, la metà dei quali definiti fuori controllo dal Canadian Interagency Forest Fire Center. Molte città sono avolte da una fitta coltre di fumo che ha ridotto la visibilità e oscurato quasi completamente il sole. La presenza di un vortice di bassa pressione sulle coste orientali sta trasportando fumo verso sud, inoltrandoli oltre il confine statunitense. A New York, ad esempio, si respira un'aria densa e acre.
Uno spesso strato di smog è sceso anche sulla città di Montreal. Pertanto, l'Environment Canada ha lanciato l'allarme: "Le alte concentrazioni di particolato fine dovute agli incendi boschivi in Quebec si tradurranno in una scarsa qualità dell'aria in molte aree. Lo smog colpisce soprattutto i bambini asmatici e le persone con disturbi respiratori o cardiopatici. Si raccomanda a queste persone di evitare un'intensa attività fisica all'aperto fino a quando l'allarme smog non sarà revocato".
Quando mancano otto giorno all'apertura del weekend sul circuito Gilles Villeneuve, la situazione è abbastanza critica. Staremo a vedere come si evolverà.
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