Leclerc: «Simulazioni? Ecco cosa non funziona. Molto lavoro da fare». Poi svela un problema
23/07/2023 17:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Malgrado i progressi visti a inizio estate, in Gran Bretagna e Ungheria la Ferrari non ha trovato le conferme sperate in merito alla bontà della SF-23 evo e delle recenti novità portate in pista. Un calo che, di fatto, riporta la rossa indietro e vanifica alcuni mesi di lavoro del team.

Sul tracciato magiato, di fatto, la SF-23 ha nuovamente sottoperfomato, non mostrandosi mai ai livelli dei diretti rivali come Mercedes e McLaren e, soprattutto, non ha mai permesso ai piloti di spingere al massimo, tanto che in gara Charles Leclerc e Carlos Sainz non hanno chiuso oltre la settima e ottava posizione. Un risultato deludente figlio, come detto, di una SF-23 che, malgrado le caratteristiche sulla carta favorevoli dell'Hungaroring, non è mai stata veloce e ha riportato alla luce alcuni problemi della monoposto 2023.

Un secondo passo falso che gli uomini di Maranello sono ben determinati a non confermare in occasione del GP del Belgio, a Spa-Francorchamps e a cui, anche per il solo blasone del team, sarà necessario trovare una soluzione in tempi quanto più rapidi possibili per salvare, al meglio, una stagione fallimentare riuscendo quantomeno a tornare in lotta per il podio e per il ruolo di seconda, o terza, forza in campo.

Una gara deludente che, giunto al ring delle interviste, ha analizzato Charles Leclerc analizzando in modo generale il momento che sta vivendo la Scuderia e, nello specifico, anche la gara di oggi. Il monegasco, per prima cosa, ha risposto alle domande relative alla mancata correlazione tra le simulazioni che davano una SF-23 veloce a Budapest contro quello che è stato invece il duro verdetto della pista. Mancaza di correlazione figlia del fatto che  i dati non tengono in considerazione le prestazioni dei rivali.

"Le simulazioni le abbiamo sulla nostra macchina, non sulle altre macchine. Sapevamo di adattarci, ma loro si sono trovati meglio di noi".

Nel dettaglio, il pilota numero 16 ha sottolineato quanto le scarse prestazioni della rossa siano state dovute alla troppa sensibilità della vettura al vento, specie quello laterale. Una vettura su cui sarà necessario lavorare molto, anche per il 2024.

"Dobbiamo lavorare molto sulla sensibilità della macchina al vento. Mi ripeto: dobbiamo lavorare molto. Abbiamo avuto una prima parte di stagione difficile, ma il lavoro pagherà".

Charles ha poi rivelato un altro problema che ha attanagliato la rossa nella gara ungherese: problemi di radio. Motivo alla base della scarsa comunicazione tra team e pilota, e non sintomo di una sua demoralizzazione.

"Non sono demoralizzato, darò tutto fino alla fine. In radio non parlavo, ma perché abbiamo problemi alla radio, non si sentono le parole".

Motivazione che non sembra mancare e che, secondo Leclerc, porterà il team a tornare nella zone nobili della classifica.

"La motivazione c'è, non abbiamo la macchina per sorpassare o fare niente. Siamo pazienti, il nostro momento arriverà".

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Foto copertina media.ferrari.com


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