Turrini: «La Ferrari paga gli autogoal del passato»
18/08/2023 17:50:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Nell'ultimo periodo si è parlato molto del talento di alcuni ingegneri, quali Adrian Newey e James Allison, nel costruire macchine dominanti, che aprono cicli di vittorie che durano diversi anni. Tuttavia, questo sembra non essere valido per la Ferrari, poichè le ultime monoposto non avevano la stessa prestazione delle avversarie. La F1-75 aveva aperto la stagione mostrando un grande potenziale, ma poi è caduta sotto i colpi della Red Bull, anche per demeriti del team nel complesso. Quello di cui non si parla, però, è il fatto che anche a Maranello siano passate delle grandi menti, le quali sono state poi allontanate dalla squadra. 

In alcuni interventi sul suo blog presso IlQuotidiano.netLeo Turrini ha rispolverato la storia di come la Rossa abbia mandato via James Allison per problemi familiari: "Allison in Ferrari c’era già stato, poi era andato via, quindi tornato. Era molto stimato da tutti. Nel 2016, mentre stava rientrando dal Gp di Melbourne, sua moglie morì all’improvviso. Avendo tre figli, James chiese e ottenne di poter lavorare, per un po’, da casa, dall’Inghilterra. Nel frattempo la macchina di Vettel e Raikkonen non era per niente competitiva. Marchionne si innervosì, chiese ad Allison di rientrare in fabbrica, lui chiese ancora un po’ di tempo, non gli venne concesso. Il resto è noto, suo passaggio successivo in Mercedes. È una storia triste e con il senno di poi fu anche un errore. Clamoroso".

E se adesso Vasseur fa fatica a trovare dei tecnici che vogliono venire a Maranello, la colpa è anche di questo. Come detto dallo stesso team principal, infatti, gran parte dei "pezzi grossi" dello sport al momento vivono in Gran Bretagna, ed è difficile convicerli a cambiare paese per lavorare in un team da risollevare. Inoltre, in molti sono a conoscenza di questo trattamento riservato al direttore tecnico della Mercedes. "Non pochi tecnici stranieri tentennano di fronte a proposte Ferrari perché conoscono la storia recente della Scuderia. E la vicenda di Allison, purtroppo per Marchionne e Arrivabene, oltre Manica è uno stigma. Certe cose non si pagano subito, ma dopo sì", ha scritto il giornalista. 

C'è anche Aldo Costa 

Turrini: «La Ferrari paga gli autogol del passato»

Un'altra personalità che la Ferrari non ha saputo tenere è Aldo Costa, anch'egli passato al reparto tecnico della Mercedes, che però di recente è tornato in Italia. In segreto, l'ingegnere ha lavorato di recente ancora con i costruttori di Maranello, contribuendo al progetto della 499P, la vettura del WEC. Ancora una volta, Turrini ha sottolineato la mossa sbagliata della dirigenza del Cavallino nel cacciarlo: "Aldo Costa, mio grande amico, sta benissimo in Dallara. Non ha mai perdonato la Ferrari di Montezemolo e Domenicali per la cacciata del 2011. E io aggiungo che ha perfettamente ragione: fu una delle tante mosse sbagliate dell’ultima generazione Rossa. La verità è che di innocenti non ce ne sono".

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