Turrini: «Elkann verrà ricordato come un perdente, ma ha un merito»
21/08/2023 18:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Nei momenti di crisi di un team, di solito è la dirigenza che ci mette la faccia. Tuttavia, nei mesi difficili della Ferrari, John Elkann ha proferito poche parole, e questo ha fatto infuriare non poco i tifosi. Sembra che la storica famiglia italiana non abbia interesse in uno dei gioielli sotto il loro controllo, ed esulti per dei minimi risultati quando dalla Rossa ci si aspetta molto di più. Uno dei primi critici del presidente è Leo Turrini, che non nasconde il suo disappunto nell'ultimo intervento sul suo blog ne IlQuotidiano.net.

"Io sono molto critico nei confronti di John Elkann. Ognuno ha la sua storia, e lui non ha mai avuto passione per le corse, e non c’è niente di male. Da lui vorrei che, visto che ha deciso di essere primo azionista della Ferrari, dimostrasse di avere consapevolezza che le corse sono il DNA di questa azienda. Il suo dovere è quello di fare tutto ciò che è in suo potere per rendere la Ferrari protagonista. Non necessariamente vincente, ma perlomeno in lotta", ha scritto il giornalista. 

Tuttavia, l'emiliano ha ammesso che Elkann ha anche spinto per un grande successo. Aggiungo che John un merito ce l’ha: aver voluto il ritorno della rossa a Le Mans, vincendo. Spero comprenda che debba mettere la stessa attenzione anche sulla Formula 1. Sono cinque anni che è presidente, e non credo gli farebbe piacere essere ricordato come “perdente”, parlando di corse". 

"Non posso ancora giudicare Vasseur"

Turrini: «Elkann verrà ricordato come un perdente, ma ha un merito»

A Turrini, inoltre, è stato chiesto un parere sull'operato di Vasseur. Tuttavia, il giornalista non si è esposto, volendo dare più tempo al francese poichè è arrivato in un momento delicato: "Credo sia troppo presto. Qualunque top manager deve avere il tempo per fare le sue scelte. Non siamo neanche a settembre. Magari fra un anno potremo dargli un giudizio vedendo cambiamenti, acquisti, risultati. Quest’anno Vasseur è in una situazione quasi impossibile per chiunque: è arrivato con l’auto già pronta, la squadra già fatta da Binotto, e i piloti già sotto contratto. Avrei detto la stessa cosa se fosse arrivato e avesse vinto sette gran premi di fila. Bisogna riparlarne fra un anno. Lui mi pare molto convinto e motivato". 

Foto copertina twitter.com

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