Ferrari, Sainz: «Top 6 obiettivo massimo. Le nostre ali ad alto carico non funzionano»
26/08/2023 20:10:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo quindici giorni di vacanza, e di chiusura delle fabbriche imposta dal regolamento, i riflettori sono tornati ad accendersi sul mondo della Formula Uno che, in questo weekend, ha riacceso i motori e ripreso le attività disputando sul tracciato di Zandvoort, il GP d’Olanda. Un ritorno alla normalità che, per la Ferrari, si è rivelato difficile e ricco di problemi, almeno in virtù di quanto visto nelle prime due giornate della tre giorni olandese dove, di fatto, la rossa è incappata in una delle qualifiche più difficili ed dell'intero 2023.

Sin dalla giornata di ieri, infatti, i piloti della rossa hanno faticato molto nel trovare il feeling con la SF-23, lottando con essa e con la sua stabilità tra i saliscendi olandesi, faticando  nel riuscire a perfomare in modo adeguato e entrare in Top 10 chiudendo, di fatto, la qualifica in sesta e nona posizione (con Leclerc anche autore di un crash in.Q3). Una sessione difficile che è stata analizzata da Carlos Sainz non appena sceso dalla sua monoposto e giunto al ring delle interviste.

Per prima cosa, lo spagnolo, ha analizzato in maniera generale la sua prestazione e quella del team nel weekend olandese, esprimendo malcontento per il gap incassato dai rivali e per le notevoli difficoltà a cui si è dovuto far fronte e che, almeno sino ad oggi, hanno riportato indietro la Ferrari rispetto ai progressi visti a Spa-Francorchamps.

"Se mi avessero parlato del sesto posto prima delle qualifiche, avrei firmato, perché fin qui è stato un weekend tosto, come avete potuto vedere anche da fuori. Ho rischiato di essere eliminato in Q1 e ieri avevo fatto un solo giro lanciato sull'asciutto nella FP2, quindi ho dovuto fare degli esperimenti in Q3. Alla fine quindi devo essere contento del sesto posto, perché in diversi hanno fatto degli errori, ma noi siamo riusciti a fare un paio di buoni giri"

Difficoltà figlie, probabilmente, della tipologia di tracciato. Di fatto Zandvoort è una pista da alto carico, a differenza di Spa, Baku, Montreal o Spielberg (tutte a basso carico) dove la SF-23 aveva bem figurato.

"Credo che abbiamo avuto un weekend difficile in Ungheria, quando abbiamo montato le ali da alto carico. Ne abbiamo avuto conferma qui: su questa pista ci saremmo aspettati di essere messi bene e in realtà stiamo facendo più fatica che mai. Venerdì abbiamo fatto alcuni test e stiamo iniziando a capire il perché. Sappiamo semplicemente che le nostre ali posteriori ad alto carico non funzionano come dovrebbero. E quando veniamo su queste piste, non mettiamo sulla vettura la stessa downforce degli altri e scivoliamo molto di più. Quindi la macchina è più complicata. Inoltre, c'è vento e le curve sono lunghe, il che non è ideale per la nostra vettura. E, sì, sappiamo dove dobbiamo migliorare".

Archiviata la difficile sessione, Carlos ha rivolto lo sguardo alla gara di domani, quasi mettendo le mani avanti anzitempo, annunciando la top 6 come massimo obiettivo raggiungibile per la rossa.

"Per domani non so davvero cosa aspettarmi. Ho disputato solo due sessioni di prove libere e non ho avuto tempo per migliorare come avrei voluto. Un obiettivo realistico? Rimanere nei primi sei”. 

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Foto copertina media.ferrari.com


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