Mclaren, Stella ci crede: «Vettura 2024? I dati sono incoraggianti. Serve sviluppo metodico»
29/09/2023 08:00:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Dopo una fase di crescita straordinaria partita dall'inizio dell'estate (dopo, a dir poco, un pessimo avvio di stagione) con cui è passata dal fondo della griglia alle zone alte della classifica, in Giappone la McLaren è arrivata a cogliere il primo il primo doppio podio della stagione 2023. Di fatto, nella tre giorni nipponica, il team di Woking è stato in grado di "mettere insieme tutti i pezzi", facendo scendere in pista una MCL60 molto performance e, finalmente, in grado di portare a casa un risultato da tempo inseguito e che, come detto, completa il percorso di recupero che il team inglese aveva annunciato già in occasione della vettura.

Un percorso iniziato con dei cambiamenti all'interno della struttura tecnica della squadra, con l’addio di James Key e l'arrivo di nuovi innesti in arrivo nei prossimi mesi, passando poi per aggiornamenti degli strumenti e dallo sviluppo della monoposto, portando in pista una serie di novità a partire da Baku, poi ancora in Austria, Gran Bretagna e Singapore. Un percorso che, dati alla mano, ha permesso alla McLaren a risalire la classifica e ad insidiare anche l'Aston Martin in quarta posizione nel mondiale costruttori. Un piazzamento che, ad oggi, potrebbe realmente essere raggiunto dal team orange ma che il team principal Andrea Stella, nella consueta conferenza stampa post gara in Giappone, non ha individuato come l'obiettivo stagionale. Al contrario, l'unico vero obiettivo è quello di sviluppare la macchina e crescere quanto più e più rapidamente possibile.

Mi concentro sul processo di crescita. Si possono avere degli obiettivi, si può dire che queste sono le mie due o tre pietre miliari dal punto di vista dei risultati. Ma in realtà non si lavora in base a questi obiettivi, bensì in base al ritmo più veloce e ragionevole che si possa sostenere nello sviluppo”.

Percorso di crescita che, secondo il tecnico italiano, deve essere rapido in un mondo come la F1, ma non troppo rapido e figlio di metodologie non ortodosse, che altrimenti potrebbe rivelarsi un boomerang.

Se si va troppo veloci, si possono saltare le tappe, prendere scorciatoie, ritrovarsi con cose che non funzionano perché non si è stati metodici. Guardando alla stagione, credo che, se vogliamo davvero considerare le migliori aspettative, siamo leggermente più avanti rispetto a dove ci saremmo aspettati di essere anche nella più ottimistica previsione. E questo è testimonianza del lavoro svolto dal punto di vista tecnico, operativo e in gara in McLaren e da tutte le persone coinvolte”.

Approccio metodico allo sviluppo che, per l'ex Ferrari, è fondamentale e che è stato posto in paragone con la situazione del team Aston Martin, sorpresa ad inizio anno, ora in caduta libera.

Stiamo cercando di essere il più rigorosi possibile, nello sviluppo, per assicurarci di non prendere scorciatoie. Credo che tutti in McLaren, in particolare la direzione tecnica, siano consapevoli che il ritmo di sviluppo è già rapido. Ed è questo che dobbiamo continuare a perseguire, poi vedremo in Bahrain, l'anno prossimo, chi è stato in grado di sviluppare più velocemente. Con l'Aston Martin abbiamo visto che durante l'inverno è possibile fare grandi passi avanti o con noi che è possibile farlo anche durante l'anno”.

Ritmi di sviluppo importanti che, di fatto, saranno utili per far nascere nel modo migliore la vettura 2024, su cui però Andrea Stella ha preferito non sbilanciarsi, non nascondendo, al contempo, una certa fiducia.

"Al momento siamo incoraggiati dai dati che vediamo per il prossimo anno, ma sarà lo stesso per tutti. Ora dei concetti cominciano a essere chiari a tutto il paddock. Non sappiamo se stiamo sviluppando più velocemente di altri, della Red Bull. Credo che la Mercedes abbia capito dove deve lavorare. E sospetto che si riprenderanno alla grande".

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Foto copertina brandfolder.com


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