Adrian Newey è riconosciuto da molti come il miglior ingegnere ad aver mai lavorato in Formula 1, ripercorriamo i passaggi fondamentali della sua carriera.
Newey divenne ufficialmente ingegnere aeronautico e aerospaziale nel 1980, con una laurea conseguita all'università di Southampton. Nel 1980 lavorerà per il team Fittipaldi Automotive in F1, ma l'anno dopo passò alla March, dove fu ingegnere di gara per Johnny Cecotto nella Formula 2 europea, prima di passare in Indycar nel 1983, per lavorare sulla vettura March dell'anno successivo.
Nel 1986 lasciò la March per passare alla FORCE e approdare definitivamente in F1. Sfortunatamente per lui la squadra fallì al termine di quella stagione, ma non faticò a trovare lavoro nuovamente in March, stavolta come capoprogetto per la F1. Il team diventerà poi Leyton House, ma l'ingegnere verrà licenziato, perché i risultati del team non erano all'altezza delle aspettative. Non impiegherà molto tempo a cercare un altro team.
Nel 1990 Adrian passa alla Williams, formando una grande coppia con l'allora direttore tecnico Patrick Head, che insistette fortemente per portarlo in squadra. Nel 1992 e 1993 la Williams farà "doppietta", vincendo due titoli piloti (con Mansell e Prost) e costruttori consecutivamente.
Il 1994 comincia con grandi aspettative, visto l'arrivo della superstar Ayrton Senna. Sfortunatamente il pilota brasiliano perse la vita in un incidente avvenuto il 1 maggio di quell'anno. La scomparsa del tre volte campione del mondo rappresenterà un grande peso per la carriera di Newey, che non si perdonerà mai una modifica apportata a quella vettura rispetto alla FW15 della stagione precedente, nonostante il team confermerà il titolo costruttori.
Il titolo piloti di quell'annata andò a Michael Schumacher sulla Benetton, mentre l'anno successivo il team anglo-italiano riuscirà a fare doppietta, ancora con il tedesco. La Williams tornerà vincente nel 1996 e nel 1997, con Damon Hill e Jacques Villeneuve, ma l'ingegnere era già in partenza verso un'altra grande squadra.
Adrian Newey contribuisce alla realizzazione della McLaren per la stagione 1998, al termine della quale Hakkinen vincerà il suo primo mondiale piloti e la squadra otterrà il titolo costruttori. L'anno seguente vede il finlandese volante ripetersi, mentre la squadra a vincere il campionato costruttori sarà la Ferrari.
I primi anni 2000 sono caratterizzati dal dominio della Rossa, per la McLaren e Newey non c'è speranza di vincere nuovamente insieme. Per il 2005, quindi, l'inglese è in cerca di una nuova sfida, e ne accetta una molto interessante.
Newey approda alla nuovissima scuderia Red Bull, che ha appena acquistato la Jaguar, per il 2005. L'obiettivo che viene dato all'ingegnere è molto semplice: vincere il più possibile.
I primi anni sono complicati, come ci si poteva aspettare. Nel 2009, però, arrivano le prime vittorie, che anticipano quattro anni di dominio, dal 2010 al 2013. La Red Bull e Sebastian Vettel vincono quattro mondiali consecutivi, e il tedesco batte record su record.
Le aspettative per i nuovi regolamenti del 2014 sono alte, ma la vettura non è abbastanza competitiva, così come non lo saranno tutte le altre fino al 2020. Per carità, la Red Bull è sempre stata in grado di vincere qualche gara durante l'anno, ma mai di lottare per il mondiale.
Il 2021, invece, segna un cambio di rotta. Verstappen regala al team il primo titolo piloti dopo 8 anni, iniziando la nuova era del 2022 da campione. Con i nuovi regolamenti non c'è storia, la Red Bull fa un altro sport, conquistando due titoli piloti (entrambi con Verstappen) e costruttori consecutivi.
La genialità di Adrian Newey è stata fondamentale per tutte le squadre in cui ha lavorato e gran parte della sua vita, sportiva e non, è raccontata nel libro "How to build a car (Come costruire una macchina)", uscito nel 2017. Al momento l'inglese ha conquistato 13 campionati piloti e 12 costruttori in carriera, diventando a tutti gli effetti l'ingegnere più titolato nella storia della F1.
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Foto interna twitter.com
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