Brundle sulle Sprint: «Troppa pressione sui team, non è necessario»
24/10/2023 12:00:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Martin Brundle, ex pilota di F1 e opinionista per Sky Sports F1, ha commentato il format del weekend Sprint al termine del GP degli Stati Uniti.

La difficoltà di un weekend Sprint

A causa di una serie di problemi di assetto dovuti a una sola sessione di prove libere, quattro vetture sono partite dalla Pit Lane dopo aver scelto di effettuare le modifiche in regime di parco chiuso..

Lewis Hamilton e Charles Leclerc, invece, sono stati squalificati dopo la gara per eccessiva usura dei plank (le assi di legno poste al centro del fondo), come conseguenza diretta della mancanza di dati.

Brundle sul format Sprint: «Troppa pressione sui team, non è necessario»

Le parole di Brundle

"Non c'è dubbio che gli eventi con il format Sprint mettano le squadre sotto pressione e, nel complesso, non riceviamo un feedback particolarmente positivo da loro", ha scritto Brundle nella sua rubrica di Sky Sports F1.

Secondo l'ex pilota il problema principale è la mancanza di tempo per raccogliere dati nelle prove, unita alla regola del parco chiuso in vigore già dal venerdì: "Il fatto che ci sia una sola sessione di prove libere prima che le specifiche e l'assetto siano bloccati dalle regole del parco chiuso, soprattutto su un circuito relativamente sconosciuto come Losail in Qatar o uno accidentato come il COTA di Austin, lascia i team impreparati. Questo è tutt'altro che ideale con vetture così complesse, anche se l'unica sessione di prove riesce a svolgersi regolarmente, senza problemi o incidenti".

"Il 20% dello schieramento ha iniziato la gara principale della domenica dalla corsia dei box, con entrambe le Aston Martin e le Haas, perché era meglio uscire dal parco chiuso e cercare un assetto di gara più competitivo. Dal venerdì pomeriggio in poi, con due sessioni di qualifiche e due gare da disputare, alcuni piloti sono stati "condannati" a una vettura difficile per il resto del weekend", ha aggiunto.

Brundle sul format Sprint: «Troppa pressione sui team, non è necessario»

Brundle, infine, propone dei cambiamenti per i prossimi anni: "Non è ideale e non è necessario, e anche se non mi piace che si continui a modificare il format, dobbiamo fare dei cambiamenti per la prossima stagione e per quelle successive. È una lotteria troppo grande che ha conseguenze di vasta portata, come abbiamo scoperto diverse ore dopo il GP di domenica".

La FIA modificherà il format Sprint per il 2024? Solo il tempo saprà dircelo, ma la sensazione è che il format attuale sembra non funzionare.

 

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