Il GP di San Paolo non è andato come sperava Toto Wolff. Domenica solo Lewis Hamilton ha concluso la gara, dopo che il suo comagno di squadra si è dovuto ritirare a causa di un surriscaldamento della power unit. Il britannico nonostante tutto è però passato sotto la bandiera a scacchi in ottava posizione a più di un minuto dal vincitore Max Verstappen.
Di questo argomento ne ha parlato proprio il team principal della scuderia tedesca Toto Wolff che, al termine della corsa, come riportato da racefans, ha parlato con i giornalisti. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Toto Wolff ha dichiarato: "Credo che i weekend di gara sprint non siano stati in genere il nostro punto di forza. Nella maggior parte dei fine settimana riusciamo a risolvere i problemi. Le oscillazioni delle prestazioni ci sono, ma non si passa dall'essere quasi i più veloci all'ottavo posto in cui siamo finiti. Per me è stato il peggior weekend degli ultimi 13 anni".
Ha poi continuato dicendo: "In generale, lo sviluppo di questa vettura è più che altro un cerotto che mettiamo su qualcosa che non va bene, e dimostra che è così imprevedibile che può oscillare da una parte o dall'altra, con un distacco di sei, sette, otto decimi e quando si va oltre il limite poi nulla va per il verso giusto".
Parlando dei rivali il team principal della Mercedes ha poi aggiunto: "Se guardo ai nostri concorrenti, la Red Bull non sbaglia spesso, ma a Singapore la vettura non era competitiva. La Aston, nel giro di una settimana, è passata dall'essere fuori dai punti a un solido podio. La McLaren nella prima parte della stagione a volte usciva dalla Q1 e ora sta dando la caccia a Max. È una brutta sorpresa per tutti noi. Oggi, probabilmente, ci è andata male come è andata male ad altri team".
"Almeno sappiamo però che la scelta di cambiare la direzione dello sviluppo dell'anno prossimo è giusta. Vorrei che potessimo iniziare la nuova stagione e concentrarci sulla nuova vettura".
Wolff ha poi concluso il suo intervendo dicendo: "Quello che sappiamo è che stiamo cambiando completamente la macchina, e questa è un'eccezione rispetto agli ultimi otto anni in cui siamo stati davanti, solidi, con la struttura e le persone per essere all'avanguardia, che questo significhi vincere o meno dei campionati è un altro discorso. Credo però che questo confermi che i passi che abbiamo fatto sono necessari".
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