Da “purista” del motorsport avevo molti dubbi sulla qualità dello spettacolo nella luminosa quanto effimera cornice di Las Vegas. L’incidente occorso a Calos Sainz nel corso delle prove libere a causa di un fissaggio approssimativo di un tombino aveva esacerbato oltremodo il giudizio personale in merito al livello del contenuto sportivo dell’evento in Nevada. A valle della gara devo ammettere che lo spettacolo offerto in pista è stato superiore alle più rosee aspettative. Probabilmente il giudizio di Forbes che ha già indicato questo gran premio come l’evento numero 1 nel panorama sportivo mondiale, perfino superiore al Superbowl di football è esagerato, ciononostante lo show non è mancato.
Verstappen accompagna Leclerc fuori pista alla staccata di curva 1
Nonostante un layout privo di grosse insidie i numerosi duelli nel corso della gara hanno offerto emozioni raramente assistite nel corso della stagione 2023. Questo non perché una rossa ha realmente battagliato per la vittoria, sarebbe un’opinione faziosa, ma in quanto Red Bull è apparsa per una volta “umana”. Chiaramente la geometria del circuito ha mascherato le lacune endemiche di alcuni progetti tecnici. La superficie liscia come un tavolo di biliardo, cordoli bassi, assenza di variazioni altimetriche e di curve veloci a medio raggio ha indubbiamente esaltato le doti di efficienza aerodinamica e la potenza delle unità turbo-ibride.
Certo l’esito finale non è stato differente, Max Verstappen e Red Bull hanno ottenuto un’altra vittoria ma stavolta il tre volte campione del mondo ha dovuto sudarsela anche a causa della penalità per l’aggressiva manovra in partenza ai danni di Leclerc. L’impressione che i piloti si siano veramente divertiti è confortata dalle parole del pilota monegasco del Cavallino Rampante a fine gara, felice di aver riassaporato le sensazioni di inizio della scorsa stagione. Limitando la valutazione al solo show in pista si può affermare che l’evento è promosso. Le temute condizioni atmosferiche non si sono verificate (temperatura asfalto intorno a 18 °C) e la tenuta dei penumatici non ha influito minimamente sull’andamento della gara.
Ultimo e miglior crono di ogni pilota – Credit: Multiviever
Quasi tutti i piloti hanno spinto al massimo fino all’ultimo giro come evidenziato dai crono ottenuti nell’ultima tornata che in molti casi è stato il miglior giro personale. Anche Max Verstappen si è dovuto ricredere. Nelle interviste di Mercoledì aveva dichiarato che si aspettava un 99% di show artefatto, ma quanto apprezzato in pista ha modificato il suo punto di vista affermando di essere lieto di tornare a gareggiare su questo circuito la prossima stagione. Un dato molto interessate riguarda le power unit. Al traguardo nelle prime 5 posizioni figurano monoposto spinte da 4 costruttori diversi, circostanza verificatasi anche nel gran premio d’Olanda grazie tuttavia a condizioni meteo variabili. Su un tracciato in cui la potenza dei propulsori è fondamentale, sembra che la convergenza prestazionale tra le motorizzazioni si stia finalmente compiendo al netto di setup ed efficienza aerodinamica delle monoposto. Insomma il contenuto “sportivo” è stato all’altezza dello show entertainment
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