Fuori dal circuito di Yas Marina si è giocata una partita molto importante per il futuro della Formula 1. In occasione del round finale del campionato mondiale la F1 Commission si è riunita ad Abu Dhabi rendendo note alcune decisioni in merito ad alcune ad aspetti oggetto di valutazione da diverso tempo e in risposta a criticità emerse nel corso del 2023. La riunione è stata presieduta dal responsabile tecnico della FIA per le monoposto, Nikolas Tombazis e dall’amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali.
E’ stato deliberato un cambiamento complessivo del format in modo da razionalizzare la sequenza delle sessione nell’arco del weekend. E’stata finalmente recepita la necessità di disciplinare il parco chiuso in modo diverso. Una proposta sarà definita nel primo incontro dell’anno venturo.
E’ stata ribadita l’importanza di minimizzare l’effetto spray prodotto dalle monoposto in condizioni da bagnato. Nella primavera della prossima stagione sarà condotto un test attraverso un package che coprirà completamente i pneumatici delle monoposto di Formula 1. I test serviranno a definire la futura soluzione.
Concept del package anti spray – Credit: @robertofunoat
La F1 commission ha dato priorità alla mitigazione dell’overheating e sul miglioramento della guidabilità delle attuali coperture in luogo del bando delle termocoperte inizialmente previsto per la stagione 2025. Viene quindi accolta la grande perplessità dei piloti su una tematica che avrebbe potuto avere risvolti importanti sulla sicurezza dei driver. Viceversa Pirelli accoglie con non poco risentimento la decisione avendo probabilmente già effettuato investimenti per poter fornire i nuovi prodotti a partire dalla stagione 2025. Contestualmente viene abolita la qualifica con il format della allocazione alternativa dei pneumatici ATA (Alternative Tyre Allocation) dopo la sperimentazione effettuata in questa stagione fissando il numero di treni di gomme a 13 per tutti gli eventi della stagione.
Bando della allocazione alternativa dei penumatici ATA – Credit: @robertofunoat
In seguito ai malori di alcuni piloti nel corso del weekend in Qatar sono state deliberate delle modifiche al regolamento tecnico che consentono la presenza di ulteriori prese d’aria per migliorare il raffreddamento dell’abitacolo.
E’ stato deciso di mitigare il rischio dovuto alla presenza di componenti metalliche nel fondo vettura in caso di danno dello stesso. In particolare sarà ridefinita la massa è il numero di componenti metallici. Le scintille provengono da piastre di titanio attaccate alla tavola.
Struttura del floor e inserti di titanio – Credit: @robertofunoat
Sono stati derubricati dal budget cap i costi che afferiscono alla sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). Per ESG si intendono tutte quelle attività legate all’investimento responsabile (IR) che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.
Di seguito un’analisi più approfondita dei tre criteri utilizzati per valutare le società per gli investimenti ESG.
Ambiente: Che tipo di impatto ha una società sull’ambiente? I criteri ambientali possono includere l’impronta di carbonio (ossia la misura dell’ammontare di gas ad effetto serra emessi in atmosfera da un prodotto, un servizio, un’organizzazione, un evento o un individuo), le sostanze chimiche coinvolte nei processi di produzione, l’utilizzo delle risorse naturali e gli interventi di sostenibilità nella catena di approvvigionamento.
Sociale: In che modo l’azienda migliora il proprio impatto sociale, sia al suo interno che in un contesto più ampio? I fattori sociali includono tutto ciò che riguarda i diritti umani, l’uguaglianza LGBTQ+, la diversità etnica nella classe dirigente e nel personale, i programmi di inclusione e le pratiche di assunzione. Si guarda anche al modo in cui un’azienda si batte per il bene sociale nel mondo, al di là della sua limitata sfera di competenza.
Governance: In che modo il consiglio di amministrazione e la direzione dell’azienda guidano il cambiamento positivo? Il criterio della governance negli investimenti ESG comprende tutto ciò che va dalle retribuzioni dei manager alla diversità etnica e culturale nei gruppi dirigenti al modo in cui questi ultimi rispondono e interagiscono con gli azionisti. Per molti, gli investimenti ESG vanno al di là di un mero acronimo di tre lettere e indicano il modo in cui un’azienda si mette al servizio di tutte le parti interessate: lavoratori, comunità, clienti, azionisti e ambiente.
I razionali della sostenibilità ESG – Credit: Linkedin.com
La commissione ha ribadito che nessun lavoro di sviluppo delle monoposto 2026 può iniziare prima del Gennaio 2025. Questo punto anche se lasciato per ultimo è il più critico. La FIA davvero ha le risorse e la titolarità di controllare holding che operano non solo in Formula 1 ma anche in altri ambiti di ricerca e sviluppo come ad esempio Red Bull Adevanced Technology ?
Foto interna www.linkedin.com
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