Le ultime due stagioni, dall'arrivo dai nuovi regolamenti tecnici con le vetture ad effetto suolo, sono state davvero negative e al di sotto delle aspettative (elevate, dopo anni di successi e titoli mondiali a raffica) per il team Mercedes. Stagioni negative figlie di una interpretazione ardita, ma errata, delle nuove regole, con i tecnici della stella che per due annate hanno portato in pista delle vetture caratterizzate dalla filosofia "zero-pod", che mai si sono dimostrate competitive e in grado di lottare ad armi pari con la Red Bull, e non solo.
Due campionati negativi da cui il team di Toto Wolff, già dal 2024, vuole ripartire, dopo aver appreso a fondo i punti forti dei rivali e, soprattutto, i propri demeriti che, per due stagioni, lo ha tenuto ben lontano dalle pole position e dalle vittorie a cui, per oltre 8 anni, era stato abituato. Ripartenza che, nel prossimo anno, sarà auspicabilmente possibile grazie ad una vettura, la W15, che con tutta probabilità sarà diversa, come concetto, dalle sue due progenitrici e, forse, più simile alle idee della Red Bull.
Una W15 che, almeno dalle sue prime simulazioni, sembra permettere all'interno team anglo-tedesco di guardare con fiducia al 2024, compreso Lewis Hamilton che, da ormai due anni, è spinto dalla voglia di trovare riscatto e di centrare, dopo anni difficili, il suo ottavo titolo mondiale. Per questo, dunque, il sette volte campione del mondo sta tra trascorrendo molto tempo a Brackley, per seguire da vicino l'evoluzione della nuova monoposto, e per essere vicino ai tecnici.
Una W15 di cui, nel corso della cerimonia del "Prize giving" della FIA, ha parlato lo stesso Lewis Hamilton non sbilanciandosi su quello che sarà o meno il suo valore, sottolineando però la sua rapida ed intensa evoluzione a cui sta assistendo e partecipando in prima persona.
"Penso sia sempre difficile dire come sarà la macchina. Non sono un ingegnere, non è facile. E' sempre il momento più emozionante dell'anno, perché ho visto la macchina in galleria del vento, ci passo sempre quando vado in fabbrica per vederla evolvere in qualsiasi direzione finisca per andare. Anche venerdì, quando stavo per partire, ho fatto un salto per vedere a che punto fossimo e, quando tornerò, sarà già diversa da come l'ho vista l'ultima volta".
Un processo di sviluppo gestito, logicamente, dai tecnici della Stella verso cui l'inglese ha speso parole di assoluto elogio.
"Ho piena fiducia in tutti coloro che ci stanno lavorando. Spero che il prossimo anno saremo in una posizione più competitiva rispetto alle ultime stagioni".
Hamilton, in chiusura, ha parlato poi della stagione 2023, la seconda della carriera in cui non è riuscito a vincere neppure una gara. Un trend negativo, da lui compreso sin dallo shakedown di Silverstone, a cui però il team non si è mai rassegnato, lavorando duramente per tutto l'anno, riuscendo per quanto possibile a migliorare la W14 e portarla alla conquista del secondo posto nel mondiale costruttori. Un approccio mentale sicuramente incoraggiante in ottica 2024.
"Nel 2023 ci sono stati alti e bassi. Dal momento in cui ho iniziato a guidare la vettura a Silverstone, ho capito che non avremmo lottato per il campionato. Quindi ci siamo concentrati e abbiamo reimpostato i nostri obiettivi per poi lavorare e recuperare. Penso che sia bello vedere come il team non si sia mai arreso. Tutti hanno mantenuto un atteggiamento positivo e questo è stato un fattore molto importante per me".
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