La filosofia di monoposto “zeropod” adottata dalla Mercedes, da inizio 2022 con l'arrivo dei nuovi regolamenti tecnici delle vetture ad effetto suolo, ha suscitato molto clamore ed ha sempre tenuto banco all'interno del paddock per la sua audacia e la sua grossa innovazione. Una filosofia, dati alla mano, ardita nelle scelte ma fallimentare nei risultati che, da due anni a questa parte, non ha permesso alla Mercedes di proseguire la lunga striscia di successi, lasciando il posto alla Red Bull.
Un design, per due stagione finito sul banco degli imputati che, anche dopo le note lamentele di Lewis Hamilton durante tutto l'anno, verrà abbandonato nel 2024 in favore di un concetto di auto più convenzionale che, di fatto, sarà alla base della nuova W15 (e che già in parte era stato adottato nel 2023) e che andrà ad avvicinarsi a quello degli altri team.
Una questione di cui, in una recente intervista a "Sky Sports", ha parlato il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, che a differenza della aspettative non ha individuato nei sidepods la chiave degli insuccessi della vettura di Brackley ma, al contrario, nella vettura nel suo insieme.
“Beh, non vedo il mondo nello stesso modo in cui lo vedete voi ragazzi, guardando un sidepod e decidendo che è un concetto. Abbiamo sicuramente preso un percorso con la nostra macchina e direi che va dalla punta del muso alla parte posteriore della coda, che non era competitivo".
Sidepods che, dunque, erano solamente la punta dell'iceberg di una vettura poco perfomante ma che sono diventati la causa principale solo perché, a detta del numero uno dei tecnici di Brackley, l'elemento più visibile.
“L’aspetto visivamente più evidente erano ovviamente i nostri sidepod. Ma non è affatto il fattore definitivo. Non è stato giusto da davanti a dietro e questa è la cosa che abbiamo dovuto imparare e con cui dobbiamo affrontare".
Problemi della W14 che, al netto delle pance, sono stati però compresi e auspicabilmente risolti dagli ingegneri.
"Ci è voluto più tempo di quanto avremmo voluto, ma i sidepods sono forse l'emblema di una squadra che ha impiegato troppo tempo per capire quale fosse la direzione, ma non sono affatto la caratteristica distintiva che ha segnato il nostro destino".
I problemi della Mercedes che, di fatto, dovranno essere risolti a partire dal 2024, con la stessa capacità con cui dei team clienti, condividendo parte delle componenti ufficiali, sono stati in grado di fare, tornando a vincere dei GP per non dare seguito al record negativo segnato nel 2023 in cui, per la prima volta dal 2011, la Stella non è riuscita a vincere un Gran Premio. Un 2024 su cui a Brackley potranno contare sul totale coinvolgimento di James Allison nel progetto della vettura: un ritorno che, come confermato da David Croft, ha dato grande fiducia all'ambiente e ai piloti.
“C'è la fiducia di essere sulla direzione giusta, che il reparto tecnico sia completamente allineato con lavori di telaio e aerodinamica. Penso che il fatto che James Allison sia tornato e abbia mostrato un interesse più vivo, dopo essersi allontanato, credo che sia andato molto bene a Lewis Hamilton".
Leggi anche: Horner ne è certo: «Dobbiamo evolvere, nel 2024 le prestazioni convergeranno»
Leggi anche: Vasseur sulla Ferrari 2024: «Non sarà una rivoluzione, ma...»
Foto copertina www.mercedesamgf1.com