Esteban Ocon è cresciuto idolatrando il sette volte campione del mondo, ed ex pilota Ferrari Michael Schumacher. Durante un'intervista rilasciata alla Formula 1 per l'ultima edizione di F1 Icons, il francese ha spiegato perché per lui la figura del tedesco è stata una così grande ispirazione fin dai tempi del Karting. Di seguito vi riportiamo le sue parole.
Esteban Ocon ha dichiarato: "Quando ero più giovane e guardavo la TV, vedevo quanto Michael Schumacher stesse dominando lo sport con quella macchina rossa e quando si è giovani, il rosso è un colore molto riconoscibile! Mio padre ha sempre guardato la Formula 1, che all'epoca andava in onda su TF1 in Francia, con Jean-Louis Moncet al commento, e la domenica ci sedevamo davanti alla TV".
Il francese ha poi continuato dicendo: "Ho un ricordo di quando giocavo con un modellino di auto e in tv c'era il Gran Premio di Monaco, doveva essere il 2004, perché era la gara in cui si vedeva Michael entrare nel tunnel, allora non c'erano immagini così buone in quel pezzo del circuito, e poi lo si è visto uscire con tre ruote! A quel punto, non riuscivo a credere ai miei occhi: "Che cosa è successo?". E non riuscivo a capire. Credo di aver pianto quel giorno! È stato davvero brutto".
Parlando delle gare di Michael il pilota Alpine ha poi rivelato: "Ho assistito a una sola gara come tifoso, il Gran Premio di Francia del 2006, quando si svolgeva a Magny-Cours. Ricordo che ero seduto in tribuna tre curve prima della fine del giro, la curva a destra di 90 gradi, e indossavo una maglietta di Michael. Ricordo che c'erano tantissimi tifosi appassionati. Michael non vinse il titolo quell'anno, ma vinse quella gara!".
Tornando indietro all'eppoca del karting Ocon ha poi detto: "Quando facevo karting avevo la tuta rossa e il casco di Michael. Sono stato molto fortunato che mio padre abbia dipinto il mio primo casco all'epoca. I risultati di Google Images erano pessimi, perché i computer erano ancora agli albori e quindi non riuscivamo a cogliere tutti i dettagli! È stato molto emozionante per mio padre quando ho potuto mostrargli il vero casco, perché aveva lavorato così duramente sul design".
Il francese ha terminato la sua intervista dicendo: "Michael ha cambiato la Formula 1. Prima del suo ritiro le squadre erano molto più dettagliate sulle specifiche perché Michael era molto dettagliato. Era molto legato alla sua squadra e condivideva i successi ottenuti con tutti i suoi team: si ricordava dei compleanni dei suoi meccanici, delle loro famiglie, di dettagli del genere. Per me è stato il pilota più completo di sempre. Io corro con l'Alpine, squadra in cui anche Schumacher ha passato quattro anni, e vinto due titoli mondiali quando ancora si chiamava Benetton. Qui ci sono ancora alcune persone che hanno lavorato con lui. E hanno confermato quello che ho sentito e che ho visto in TV: era un ragazzo umile, determinato e molto dettagliato sotto ogni aspetto".
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Foto interna www.formula1.com