Terruzzi sul 2024: «La sola certezza è che la Red Bull...»
16/01/2024 20:45:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Giorgio Terruzzi, noto giornalista italiano di Formula 1, ha scritto sull'ultimo numero della rivista Autosprint delle parole importanti in vidsta della stagione 2024, che oramai si avvicina sempre di più, riferendosi in particolare alla Red Bull.

Le parole di Terruzzi

"Per riaprire la sfida in F1 si confida tanto sulla Ferrari. Al momento Charles Leclerc e la Ferrari sono i principali indiziati nel cercare di andare a prendere Max Verstappen e la Red Bull là in cima, nell'empireo della F1".

"Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e pure il muro impenetrabile di privacy in attesa che le ostilità 2024 inizino... L'unica certezza è che la Red Bull resta messa bene".

"C'è poco spazio per lavorare di fantasia e nessuna indiscrezione a illuminare il buio dei bunker della F1. Di sicuro appare impossibile che il team di Verstappen possa finire in difficoltà".

"Sono settimane di attesa. Dentro le quali non resta che domandarci e domandare a chi si occupa per, un verso o per l'altro, di Formula 1, che cosa mai accadrà lungo una stagione nuova già alle porte, preceduta da un campionato senza storia".

"Dai bunker nei quali ogni team lavora sulla vettura da mettere in pista in Bahrain, nulla trapela. Anche perché persino chi sta definendo la personalità tecnica della macchina 2024 non dispone di alcuna certezza".

"È un po' questo il punto. Il limite di fronte al quale ci troviamo tutti, indipendentemente dalla posizione, dal ruolo, dall'esperienza. Semplicemente, ogni pronostico risulta poco concreto, non molto significativo perché sorretto da certezze debolissime".

"Basti pensare alle due ultime stagioni. Nel 2022 nessuno si aspettava una Ferrari così forte all'alba del Mondiale e poi nessuno si aspettava un calo tanto marcato a metà stagione. Fu un gasamento rosso inattero e clamoroso ad accentuare la delusione, le polemiche, quando si compresero i limiti rispetto a Red Bull di quella Ferrari. Qualcosa di simile è accaduto un anno fa, dopo una presentazione galvanizzante a Maranello, di fatto smentita rapidamente dalle risultanze cronometriche", ha ricordato il giornalista.

Terruzzi sul 2024: «La sola certezza è che la Red Bull...»La Ferrari festeggia la doppietta ottenuta nella gara d'esordio della stagione, GP del Bahrain 2022

"Un po' lo stesso è accaduto per la Mercedes. Che avrebbe dovuto sbaragliare il campo nel 2022, secondo indiscrezioni invernali sconcertanti, per poi infilarsi in un vicolo semi-cieco una volta verificata la scarsa resa della freccia 'senza pance'. Un disagio tecnico che non è ancora terminato, che ha finito con lo smentire molte e ripetute voci relative ad una ripresa certa e magnifica nel 2023".

"Ho citato due casi eclatanti, dati i marchi in questione, ma significativi proprio per ammettere una certa impotenza nel momento in cui fantastichiamo a proposito dell'anno che verrà. Cosa possiamo realisticamente ipotizzare pensando al prossimo campionato? Poca roba".

"Certo, risulta difficile pensare che Red Bull regredisca, dato il potenziale accumulato e sfruttato si presume, come ulteriore vantaggio nella preparazione di ogni evoluzione. Ma sì, possono sbagliare pure in casa Verstappen ma trattasi di speranza riservata, mi sa, a chi rosica".

"Certo, è probabile che Ferrari e Mercedes risolvano i propri guai, in che termini è tutto da vedere e da dimostrare tra un po'. Certo, sarà altissima l'aspettativa di Leclerc così come sarà interessante il confronto interno McLaren con Norris opposto al talento emerso e crescente di Piastri".

"Sì, ma siamo, onestamente, alle ipotesi elementari perché l'unico dato certo è che sembra impossibile disporre di certezze prima del confronto diretto tra le squadre in pista. Il che mette un po' all'angolo il gran parlare che si fa sulle simulazioni, sui simulatori, eccetera, eccetera".

"Non bastano, non esauriscono, non eliminano perplessità e interrogativi che vanno accolti per quello che sono in questa fase di attesa. Zone d'ombra da illuminare provando e correndo insieme agli altri, con tempistiche peraltro non immediate".

"Dunque è l'ignoranza a farla da padrona per ora. Ma siccome la fregola di sapere riempie i mesi del silenzio motoristico, è lecito giocare con le ipotesi, con le speranze, con i desideri. Un Mondiale combattuto, incerto; un dualismo esaltante, qualche ribaltone, qualche sorpresa, un pizzico di stress in più, perfetto per accompagnare e condire la nostra passione. Questo abbiamo tra la testa e il cuore ora, senza informazioni o controinformazioni".

"Purtroppo o per fortuna, dipende dai punti di vista, cìè soltanto un lungo conto alla rovescia da smaltire. Giorni, settimane buone per scambiarci ipotesi appoggiate sulla sabbia piuttosto che sull'asfalto. È un gioco, l'unico disponibile, ed è bello che sia così, mentre gli addetti ai lavori tacciono, secondo trito copione", ha concluso Terruzzi.

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