Toto Wolff, team principal della Mercedes, ha parlato nuovamente dell'investigazione avviata, e ritirata nel giro di qualche giorno, dalla FIA nei suoi confronti e verso la moglie Susie nel mese di dicembre.
Il presidente della FIA Ben Sulayem è intervenuto personalmente, dato che alcune squadre avevano espresso la propria preoccupazione per un presunto conflitto d'interessi tra i due coniugi.
Il comunicato recitava: "La FIA è a conoscenza delle speculazioni dei media incentrate sulla presunta trasmissione di informazioni di natura riservata a un Team Principal di F1 da parte di un membro del personale della FOM".
"Il dipartimento di conformità della FIA sta esaminando la questione", è specificato in conclusione.
Nei giorni successi, la Federazione è tornata sui propri passi, rilasciando la seguente comunicazione: "A seguito di una revisione del Codice di Condotta e della Politica sui Conflitti di Interesse della Formula One Management e dalla conferma dell'esistenza di adeguate misure di protezione per mitigare ogni potenziale conflitto, la FIA è soddisfatta che il sistema di gestione della conformità della FOM sia sufficientemente solido da impedire qualsiasi divulgazione non autorizzata di informazioni riservate".
"L'AIF può confermare che non ci sono indagini in corso in termini di etica o di indagini disciplinari che coinvolgano alcun individuo. In quanto ente regolatore, la FIA ha il dovere di mantenere l'integrità del motorsport mondiale. La FIA ribadisce il suo impegno per l'integrità e la correttezza", si leggeva infine.
Insomma, una situazione molto confusionaria, su cui Toto Wolff si è espresso nuovamente in una recente intervista rilasciata a "La Gazzetta dello Sport", affermando: "Abbiamo milioni di persone che ci guardano, dobbiamo essere degli esempi per ciò che diciamo e facciamo".
"L'inchiesta aperta e chiusa in due giorni ha procurato un grosso danno, e non è ciò che ti aspetti dal mondo della F1 in generale".
"Se vogliamo rendere sempre più professionale lo sport dobbiamo cercare di portare trasparenza dove non c'è e stabilire standard del livello più alto possibile", ha aggiunto il team principal della Mercedes.
"La mia posizione è questa. Non posso parlare per Susie ma è una che non molla, ha una determinazione di acciaio".
"Non è la prima volta che affronta delle difficoltà, e andrà fino in fondo in tribunale. Se uno oggi digita Susie Wolff sul web esce come prima notizia l'inchiesta: la pallottola è partita dal fucile e non può più ritornare indietro", ha concluso Toto Wolff.
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