F1, Turrini: «Red Bull farà la lepre, Ferrari ha una risposta e un'ipotesi. Ecco la griglia 2024»
26/02/2024 12:00:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Archiviata l'unica sessione di test invernali in Bahrain, la Formula 1 è pronta ad affrontare la prima gara della stagione 2024, in programma sabato prossimo, in Bahrain. Un primo round che aprirà un campionato lungo, di 24 appuntamenti e a cui, data la scarsità di test a disposizione, si arriverà con delle gerarchie non propriamente ben definite.

Gerarchie che è stato possibile solo intuire nel corso dei test a Sakhir ma che, dati i diversi e non noti programmi di lavoro delle squadre e gli eventuali problemi tecnici a cui si è andato incontro, non sono univocamente definibili e, cosa più importante, potrebbero riservare delle sorprese. Eppure, consapevole delle premesse, il noto giornalista Leo Turrini ha provato a stilare la sua personale griglia di partenza nel suo blog "Profondo Rosso". Una griglia degna di attenzione, data l'esperienza e la conoscenza del Circus dell'emiliano. Per prima cosa Turrini è partito dalla certezze, ovvero dalla Red Bull che (almeno con Verstappen) sarà ancora la vettura da battere, non indebolita neppure dalla vicenda legata al presunto scandalo sessuale che ha coinvolto il team principal Christian Horner.

"Ecco la mia griglia di partenza 2024. Quella che segue è una graduatoria figlia della logica ma anche della speranza. [...].
LA LEPRE: la Red Bull sarà anche turbata dal pruriginoso caso Horner, nemmeno si sa se il leader storico dei Bibitari sarà ancora al muretto. Ma la macchina vista nelle prove ha spinto Verstappen ad esternare una fiducia illimitata. E l’olandese di solito non parla a vanvera. Magari il suo compare Perez farà più fatica, ma battere questi qui sarà durissima"
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Alle spelle della Red Bull, come nel 2023, ci saranno Ferrari e Mercedes, con la prima capace di avere una vettura veloce sul giro e migliore sul passo gara risoetto alla SF-23, e la seconda che ha risolto i problemi della W14 ma che, per ora, non appare in grado di tornare al successo. Ruolo di outsider invece per la McLaren, criptica nei test ma capace, come nel 2023, di crescere durante l'anno.

"A CACCIA: ex aequo nei panni dell’inseguitore “ufficiale” metto la Ferrari e la Mercedes. I nostri eroi nei test tra le dune del deserto hanno trovato una risposta e una ipotesi. La risposta: sul giro secco la macchina è molto veloce. Attenzione, però: già lo era nel 2023, come dimostrano le pole di Leclerc. L’ipotesi: la vettura è più “gentile” con le gomme e questo è un passo avanti. Ma non ho avuto l’impressione che il ritmo sulla distanza sia accostabile a quello di Red Bull. Quanto a Mercedes, ha corretto le impostazioni sballate del passato. [...] Ma mi hanno detto che il separato in casa Lewis Hamilton ci crede poco.
OUTSIDER: un anno fa McLaren si rese protagoniste di una progressione spettacolosa. Da ultima o quasi che era, fini’ con il frequentare il podio. Se il trend resta quello, Norris e Piastri se la giocano con la Ferrari e con la Mercedes"
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Sorpresa, per ora, è la Racing Bulls che, copiando la Red Bull 2023, potrebbe fare spesso capolino nelle zone nobili della classifica. Arretrata Aston Martin che, come accaduto con gli sviluppi 2023, non sembra aver compiuto i progressi sperati. Male invece Alpine che, malgrado sia un costruttore, appare sempre più in crisi.

"SORPRESA. Premetto di non aver manco capito bene come si chiama, la ex Minardi che è anche la ex Toro Rosso e che è pure la ex Alpha Tauri. Ma più della sigla RB preoccupa e un po’ scandalizza il fatto che la macchina di Tsunoda e Ricciardo sia la copia sputata della Red Bull 2023. Del resto il padrone è lo stesso! [...] Comunque, il progetto tecnico e’ interessante.
INDIETRO: Alla Aston Martin non mancano i quattrini. In compenso pare mancare la qualità delle prestazioni. Riuscirà quel fenomeno di Alonso, mostro di longevità, a compensare i limiti dell’auto e del collega di lavoro, che sarebbe poi Stroll junior?
IL BUCO: stessa storia per un marchio come l’Alpine. Misteriosamente da anni la casa madre Renault accetta di vivacchiare ai margini. I piloti, Ocon e Gasly, non sono male. Ma tirar fuori la macchina dal buco nero della scarsa competitività magari sarebbe troppo pure per Verstappen o Hamilton o Leclerc…"
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A chiudere la griglia si hanno, secondo Turrini, Stake F1 team, Williams e Haas.

"IN CODA: il marchio Alfa non c’è più, ora il team si chiama Stake, è sempre la Sauber sotto mentite spoglie. Punta a tenersi dietro la Williams, che peraltro in Albon ha un signor manico!, e la Haas, che giuro di non riuscire a capire come mai vada tanto male. E sì che il motore Ferrari è buono…".

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Foto copertina twitter.com


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