Turrini: «In gara avremo il valore della Ferrari. Horner? Non mi piacciono gli avvoltoi...»
02/03/2024 09:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Per Max Verstappen e la Red Bull la stagione 2024 è iniziata allo stesso modo in cui era terminata quella precedente. Al termine della qualifica del GP del Bahrain, infatti, il pilota olandese si è nuovamente imposto come poleman di giornata, andando a sfruttare tutto il potenziale della nuova e avveniristica RB20 e confermando le previsioni della vigilia che, dato il dominio dello scorso anno, vedevano il team anglo-austriaco come favorito d'obbligo.

Una pole che, come detto, conferma lo stato di forma e della macchina dell'energy drink e del pilota olandese ma che, a  differenza di 12 mesi fa, giunge in maniera diversa, meno scontata per la Red Bull ma, al contrario, a seguito indubbiamente di un gran lavoro del team e del pilota ma anche a seguito di un paio di circostanze favorevoli come la scia presa da Max dalla McLaren nel T1 e le sbavature commesse da Charles Leclerc che non gli hanno permesso di dare l'assalto alla pole position con la sua Ferrari che, nel sabato di Sakhir, è apparsa in gran forma e pronta a dare filo da torcere ai "bibitari".

Un qualifica che, nel suo blog "Profondo Rosso", è stata commentata da Leo Turrini che, per prima cosa si è rammaricato per la pole persa dal ferrarista, sottolineando poi come la vera bontà, i reali passi in avanti del Cavallino, saranno valutabili solo in gara, vero punto debole del 2023. Area in cui, malgrado la crescita dei rivali, la Red Bull sembra essere ancora in vantaggio.

"Se Leclerc in Q3 avesse ripetuto il giro della Q2, presumibilmente la pole non gli sarebbe sfuggita. Tutto questo però non cambia la sostanza del discorso: già nel 2023, soprattutto in una certa fase della stagione, sul giro secco la Ferrari era competitiva. Sarà la gara a chiarire se il bicchiere di Vasseur è mezzo pieno o mezzo vuoto. [...] È sconfortante quanto ha raccontato Russell, molto bravo in qualifica: ha detto che Verstappen ha in tasca una ventina di secondi, si corre per il secondo posto".

Qualifica in cui, a differenza di Leclerc, Lewis Hamilton ha faticato non poco piazzandosi solamente ottavo. Una qualifica che Turrini ha commentato ironicamente.

"Su Hamilton me la caverò con una battuta: si sta risparmiando per il Cavallino".

Il noto giornalista italiano ha poi commentato la vicenda relativa al presunto sex-gate di cui è al centro il team principal della Red Bull, Chris Horner. Una vicenda che, giorno dopo giorno, assume sempre più le sembianze di una lotta di potere finalizzata a screditarlo e ottenere la sua testa. Vicenda in cui si sta mettendo in discussione a sfera privata di un uomo, padre e marito ma su cui, senza sensibilità, hanno aggiunto il carico Toto Wolff e Zack Brown.

"Il caso Horner. Provo sincera ripugnanza per chi ha divulgato (supponendo siano vere, per carità) conversazioni che appartengono alla sfera privata. [...] Nel merito, poiché finora non si ha notizia di denunce penali, debbono essere la FIA e la F1, oltre naturalmente a Red Bull, a determinare se sussistano ragioni etiche per imporre soluzioni di un certo tipo. [...] Da fuori si ha l’impressione di essere testimoni di un conflitto di potere. Per questo ho trovato imbarazzante la presa di posizione di Toto Wolff e di Zak Brown. Quando da bambino studiavo il regno degli animali non mi sono mai piaciuti gli avvoltoi. E non mi piace nemmeno Chris Horner".

Foto copertina twitter.com

Leggi anche: Red Bull, Verstappen: «Pole inattesa. Gara? Siamo messi bene, ma gli altri saranno vicini»

Leggi anche: Ferrari: sulla SF-24 c'è una soluzione asimmetrica per lo smaltimento termico


Tag
ferrari | turrini | horner | red bull | hamilton |