Il giornalista Leo Turrini ha commentato la situazione attuale in casa Red Bull, definendola come "un Far West in cui tutti sparano a tutti".
Il caso Horner ha scatenato un inimmaginabile effetto domino. I commenti di alcuni membri della squadra e non, come Helmut Marko e Jos Verstappen, hanno creato delle tensioni interne che sembrano ormai irreversibili.
Stando a quanto trapelato da AMuS, una testata tedesca, negli ultimi giorni; sembrerebbe che il team principal creda di poter avere successo anche senza delle figure fondamentali, come quelle di Verstappen e Newey.
Tutto ciò non fa altro che alimentare uno scenario alquanto teso, che il giornalista Leo Turrini ha descritto così: "Sembra un Far West, dove tutti sparano contro tutti".
"C'è il padre di Verstappen che spara contro Horner, Horner spara contro Marko, Marko spara anche lui contro Horner; i thailandesi [proprietari al 51% della Red Bull, ndr] arrivano all'improvviso e prendono posizione a favore di Horner".
"In questo Far West c'è un pianista imperturbabile; che rimane lì, mentre tutti 'sparacchiano', continua a suonare imperterrito e le suona a tutti gli altri: Max Verstappen".
"Se passasse un viandante bulgaro [una persona arrivata in un contesto che non conosce, ndr] si chiederebbe: ma Adrian Newey, con chi sta? Cosa farà?", ha concluso Turrini.
Insomma, il caos presente in casa Red Bull è stata descritta con una metafora perfetta dal giornalista. Non ci resta che attendere degli sviluppi della vicenda, e chissà che non riguardino anche Newey in futuro.
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