Steiner mette in guardia la Ferrari, Bearman come Piastri: «Io lo ingaggerei subito»
16/03/2024 18:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Guenther Steiner ha messo in guardia la Ferrari. L'ex team principal della Haas ha conosciuto il giovane Bearman già nel 2023 quando ha disputato le prove libere 1 in Messico e ad Abu Dhabi e dunque sa bene qual'è il suo potenziale. Quanto visto la settimana scorsa a Jeddah è solo un altro tassello della crescita dell'inglese. Proprio per questo motivo, come riportato da Autosprint, l'altoatesino ha consigliato alla scuderia di Maranello di guardarsi intorno e di proteggere il diciottenne della FDA per scongiurare un altro "caso Piastri".

Ricorderete qualche anno fa quanto successo ad Oscar Piastri: l'attuale pilota McLaren faceva in precedenza parte dell' Academy Alpine e quando il team francese era pronto a ufficializzarlo come titolare, rendendo pubblica la notizia, è arrivata anche l'immediata smentita proprio dall'australiano in persona che aveva invece firmato con la scuderia britannica, facendo così scoppiare il caso.

Steiner parla di Bearman

Steiner mette in guardia la Ferrari, Bearman come Piastri: «Io lo ingaggerei subito»

Steiner, in diretta sulla TV tedesca ha dichiarato: "Jeddah è una delle piste più difficili in calendario, non è facile girare lì. Se fai un errore solitamente sono molto costosi, lui ha fatto un buon lavoro ed è ovvio che le squadre lo guarderanno. Quando ha girato nelle libere 1 per noi, non ho mai temuto potesse fare qualcosa di inaspettato. Ha sempre avuto il controllo e lo stesso è avvenuto in Arabia. Se mi ha sorpreso a Jeddah? No, avevo fiducia che potesse farcela. Credo che abbia un buon futuro in Formula 1, deve solo restare calmo e non ho dubbi che ci riuscirà".

Tornando a parlare dello scorso anno l'altoatesino ha detto: "lo scorso anno mi chiamò Vasseur chiedendomi se potessimo far girare Ollie - che fa parte della FDA - in un paio di libere 2. Pensava che potesse fare un buon lavoro, noi abbiamo detto sì senza troppe discussioni. Sarebbe stato difficile per me discutere con Fred sui giovani piloti, vista l'esperienza che ha nel lavorare con loro. Di certo aveva fatto i compiti prima di arrivare a chiederci di metterlo in macchina. Mi impressionò quanto fosse calmo. Si prese il suo tempo, non aveva fretta e questo deve derivargli dal tipo di formazione, da com'è stato cresciuto in famiglia. È così giovane, 18 anni sono nulla, ha il tempo dalla sua, è nella FDA e sa che se farà un buon lavoro ha un bel futuro in Formula 1".

Parlando invece del futuro di Bearman l'ex team principal della Haas ha dichiarato: "Sulla base delle prestazioni viste a Jeddah e dopo quanto ho visto in Haas, lo metterei su un sedile da titolare. Dipenderà dalle circostanze e dai posti che saranno disponibili. Devi guardare all'intero panorama ma lui sarebbe un candidato. Non è garantito al 100% che avrà successo, è ovvio: resta sempre un rischio. Però il modo in cui ha gestito qualifica e gara suggerisce che quel rischio è molto piccolo".

"Ha un contratto con Ferrari che non sappiamo quando sia lungo. Chi dovesse essere interessato dovrebbe andare a parlare con la Ferrari e verificare cosa vogliono fare e se può raggiungersi qualcosa. Chiaramente devi vedere cosa succede nel tuo team con i piloti, se vuoi lui o sei contento di ciò che hai".

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