Aston Martin, lettera ai tifosi dopo la penalità: «Boccone amaro, Fernando fenomenale»
27/03/2024 06:10:00 Tempo di lettura: 4 minuti

La penalità inflitta a Fernando Alonso dopo la fine del GP d’Australia, per una manovra scorretta ai danni di Russell, ha sollevato numerose polemiche.

Tra chi vorrebbe commissari meno “protagonisti” con meno interferenze su quanto avviene in pista, soprattutto quando due piloti sono coinvolti in un duello, e chi fa notare che Alonso ha reiterato un comportamento che ha messo in pericolo un collega e forse meritava una punizione più importante.

Ricordiamo la dinamica che ha portato alla penalità. Al penultimo giro del GP, Alonso e Russell sono in lotta per la sesta posizione. Lo spagnolo si difende già da molti giri dagli attacchi del pilota Mercedes, e nel tentativo di aprire un piccolo gap alza troppo il piede dall'acceleratore prima dell'ingresso in una curva veloce (dove non è in ogni caso possibile superare). Russell si accorge in ritardo del rallentamento dell'Aston Martin, tocca il freno a centro curva, si scompone e finisce prima contro le barriere e poi in mezzo alla carreggiata con la vettura quasi distrutta adagiata su un fianco. Per fortuna non ha inseguitori subito alle sue spalle e l'attivazione delle doppie bandiere gialle prima e della VSC subito dopo, scongiura conseguenze ben più gravi.

L'azione è stata oggetto di approfondita analisi da parte dei commissari che alla fine applicando il regolamento FIA hanno decretato una penalità di 20 secondi per Alonso, che lo fa arretrare dalla sesta all'ottava posizione.

Lo spagnolo ha subito replicato criticamente la decisione sostenendo che quanto fatto da lui fa parte del mondo delle corse, ma non tutti sono d'accordo tanto da ricordare un episodio simile nel GP d'Europa del 2003 quando a farne le spese per una manovra quasi identica fu David Coluthard.

Probabilmente al centro delle polemiche c'è anche la profonda difformità di giudizio dei commissari in altri casi in cui simili manovre non sono state penalizzate.

La scuderia inglese intanto, tramite una lettera ai suoi tifosi pubblicata sui social, ha spiegato perché non può opporsi alla decisione dei commissari:

"Tifosi di Aston Martin Aramco,

volevo ringraziarvi per tutti i messaggi di sostegno che il team ha ricevuto dopo domenica e i risultati finali del Gran Premio d'Australia.
In primo luogo, nel mondo del motorsport tutti sono sollevati dal fatto che George sia stato bene e se la sia cavata dopo l'incidente. Voglio che sappiate che sosteniamo pienamente Fernando. È il pilota più esperto della Formula Uno. Ha partecipato a più Gran Premi di chiunque altro e ha più di 20 anni di esperienza. È un pluricampione del mondo
Mondiale in più categorie. Ricevere una penalità di 20 secondi quando non c'è stato alcun contatto con la vettura che seguiva è stato un boccone amaro da mandare giù, ma dobbiamo accettare la decisione. Abbiamo presentato il caso nel migliore dei modi, ma senza nuove prove non siamo in grado di richiedere un diritto di revisione. Fernando è un pilota fenomenale e stava usando ogni strumento della sua cassetta degli attrezzi per finire davanti a George, proprio come abbiamo visto in Brasile lo scorso anno con Sergio. Questa è l'arte del motorsport ai massimi livelli. Non avrebbe mai messo in pericolo nessuno. Grazie a tutti coloro che si sono messi in contatto con noi. Andiamo avanti insieme. Non vediamo l'ora di correre davanti ai nostri fan a Suzuka tra pochi giorni.
MIKE KRACK"

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