Dopo la trionfale, e inattesa, doppietta di Melbourne, la ripresa delle attività è stata tutt'altro che semplice per la Ferrari. La SF-24, durante la qualifica del GP del Giappone, è apparsa (a differenza di quanto visto nelle prime tre qualifiche dell'anno), in netto affanno rispetto ai rivali, faticando molto a massimizzare il proprio potenziale e, di fatto, a mettere insieme un buon giro. Qualifica in cui Carlos Sainz, a fatica, ha concluso al quarto posto e Charles Leclerc solamente settimo sotto la bandiera a scacchi del Q3; da lui disputato con un solo tentativo a causa della mancanza dell'ultimo set di gomme Soft, utilizzato per passare la tagliola del Q1.
Una sessione dura, difficile in cui, a dispetto delle aspettative (seppur era noto sin dalla vigilia che Red Bull e McLaren sarebbero state in gran forma) e dei progressi mostrati sino a questo momento, la Rossa ha accusato un discreto gap sia dalle due Red Bull, sia da altre altre vetture come McLaren e, forse, anche Aston Martin. Difficoltà che si sono concretizzate (come emerge chiaramente dai dati di telemetria) per la gran parte nel primo settore, guidato e con curve veloci, e nell'ultimo, composto dalla 130R e dalla chicane finale. Gap che mostrano quanto ancora ci sia ancora del lavoro da fare sulla monoposto ma che evidenziano delle scelte di set-up forse discutibili, scelte che solo una gran gara domani potrà giustificare.
Prove di qualificazione che sono state analizzata, tra le colonne del suo blog "Profondo Rosso", da Leo Turrini. Il noto giornalista ha, per prima cosa, elogito la bella prestazione di Carlos Sainz, sia a Suzuka che nel corso della stagione. Un trend che, se ancora ce ne fosse bisogno, sta mettendo in mostra il grande valore dello spagnolo (partente a fine anno) e il suo feeling con la macchina e che, al contempo, sta via via certificando un perido di crisi di Leclerc.
"Maranello, abbiamo un problema. Questa è la Ferrari di Sainz. E va benissimo, cioè non è questo il problema. Il problema è Leclerc. Sta sotto 3-0 in qualifica rispetto al compagno di squadra. Il Maestro della Pole privato della cattedra? Situazione bizzarra, ovviamente alla luce delle scelte che sono state fatte nella Casa Rossa. Posso immaginare il dibattito che seguirà…".
Turrini, brevemente, ha commentato anche l'ottima giornata della Red Bull, tornata a farla da padrona dopo il passo falso di Melbourne. Un ritorno normale, quasi scontato e ben lontano da una possibile crisi tecnica.
"Mai creduto ad una crisi tecnica dei Bibitari.
Poi può essere che sul passo gara Red Bull abbia un margine di vantaggio inferiore, ma di nuovo ci credo poco".
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Foto copertina media.ferrari.com