GP Miami - Analisi strategie: Norris deve ringraziare la Safety Car, ma non chiamatela fortuna
06/05/2024 19:00:00 Tempo di lettura: 9 minuti

Contrariamente a quanto accaduto sabato durante la Sprint Race, il GP della domenica ha riservato agli appassionati una buona dose di emozioni. Dal bellissimo sorpasso di Leclerc su Hamilton, passando per la Safety Car che ha permesso a Lando Norris di salire dalla sesta alla prima posizione, terminando poi con l’acceso duello tra Piastri e Sainz.

C’è una domanda a cui gli appassionati stanno cercando di dare una risposta. Norris avrebbe vinto lo stesso anche senza l’aiuto fornito dalla vettura di sicurezza? Prima di fornirvi il responso andiamo ad analizzare nel dettaglio le strategie utilizzate dai team nella giornata di ieri.

Il recap delle strategie

Ci si attendeva di assistere ad una gara con un solo pit stop e così è stato nonostante l’intervento della SC. 8 piloti, quelli che hanno concluso a podio, hanno scelto quella che sulla carta era l’opzione più veloce, ovvero M-H, anche se con delle nette differenze per quanto riguarda la lunghezza degli stint su mescola gialla. Assieme a Norris, Verstappen e Leclerc, sulla medesima strategia anche Sainz, Tsunoda, Russell, Ocon e Gasly (tra questi soltanto Pierre non è riuscito ad andare a punti).

Poi abbiamo avuto Hamilton, Alonso e Ricciardo sulla speculare H-M (anche qui tutti a punti tranne Daniel). Zhou l’unico a concludere la gara mediante la soluzione Medium-Soft. Su due soste M-H-M, opzione scelta approfittando del subentro della SC, abbiamo avuto Perez, Hulkenberg e Stroll. Magnussen è andato su H-M-M, mentre Bottas e Albon hanno deciso di utilizzare tutte le mescole facendo S-H-M Valtteri e M-H-S Alex.

GP Miami 2024, strategie

Al termine del GP il direttore motorsport Pirelli ha analizzato poi la performance degli pneumatici: “È stata una gara molto lineare per quanto riguarda le mescole: abbiamo avuto soltanto una sosta con le gomme che, a prescindere da quale fosse il colore della banda laterale, si sono degradate relativamente poco, in parte a causa dell'assenza di graining”.

“Le due mescole più utilizzate sono state la C2 Hard e la C3 Media, hanno permesso ai piloti di spingere al massimo per quasi tutta la gara. Ovviamente la VSC e la SC hanno rovinato i piani a diverse squadre, mentre altri sono stati più fortunati o più intelligenti, ma fa tutto parte delle corse”, ha concluso Mario Isola alle colonne della Pirelli.

Norris non avrebbe vinto senza Safety Car

Siccome è tardi e tra poco saranno quasi trascorse 24 ore dalla fine del GP di Miami, cercherò di andare dritto al punto senza troppi fronzoli. Lando non avrebbe potuto vincere senza l’intervento della Safety Car.

Dal momento in cui Perez decide di andare ai box intorno al giro 18, il britannico della McLaren si ritrova in 5° posizione a girare in pista con aria pulita. Il ritmo sulle Medie diventa buono, talmente buono da risultare il più veloce anche quando Leclerc e Verstappen decidono di andare ai box per montare gomme Hard. Nelle fasi che precedono la Safety Car, Lando continua ad essere il più rapido del gruppo alle sue spalle ed è per questo che decide di restare fuori e allungare il suo stint sulle Medie. Quando però fa il suo ingresso la vettura di sicurezza Norris è al comando della gara con 11’’6 di vantaggio su Verstappen, 14’’2 su Leclerc, 15’’5 su Piastri, 18’’4 su Sainz e 23’’ su Perez.

GP Miami 2024, gomme

Con il tempo della sosta stimato in circa 18-19’’, senza SC, dopo la sosta Lando sarebbe rientrato sul circuito, presumibilmente in quarta posizione, alle spalle di Piastri e davanti a Carlos Sainz. L’ottima gestione delle mescole Medie gli avrebbe permesso di superare Perez e Sainz con un potentissimo overcut, ma nulla di più. Se poi avesse confermato il ritmo visto nel finale su gomme Hard avrebbe potuto prendere e superare in scioltezza il compagno Piastri ereditando la P3, ma poi anche con quel ritmo sarebbe stato molto complicato per lui avere la meglio di Leclerc e Verstappen.

Abbiamo visto come effettuare sorpassi fosse complicato. Ricordiamoci che lo stesso Lando, fortissimo nel primo stint su Medie, è riuscito ad esprimere il suo potenziale solo dopo che Perez gli ha lasciato pista libera decidendo di andare ai box. Altrimenti, in assenza di quella presa di posizione Red Bull, Norris non avrebbe avuto scelta, se non quella di continuare a seguire Checo da vicino sperando al massimo in un errore. Per questo possiamo affermare, anche abbastanza a cuor leggero, che senza Safety Car, Norris non sarebbe riuscito a vincere la gara.

Non chiamatela fortuna però

Detto questo, guai a chiamarla fortuna! Norris si è costruito la vittoria! Quando la Safety Car fa il suo ingresso, Norris si trova in testa alla gara mostrando un ritmo pazzesco con gomme Medie montate al via. Ha potuto usufruire della SC perché si è reso autore di una condotta di gara pazzesca in termini di ritmo e gestione gomme. In più, nel momento della ripartenza nel corso del 33° giro dei 57 previsti, non era scontato riuscisse a mantenere la posizione su Verstappen. E invece, Lando ha smentito tutti ancora una volta mostrando un ritmo tale da concludere il GP con 7’’6 su Verstappen e 9’’9 su Leclerc.

Vero che Il britannico poteva contare su gomme meno usurate della coppia alle sue spalle, ma di nuovo, questo è stato un vantaggio che si è costruito da solo!

GP Miami 2024, temperature

Norris ha corso con una vettura provvista del nuovo pacchetto di aggiornamenti messogli a disposizione dalla McLaren a Miami. Upgrade di cui disporrà anche Piastri ad Imola. Ad avviso di chi scrive, la MCL38 ha raggiunto un potenziale molto elevato. Non tale da poter sfidare costantemente la Red Bull per la vittoria come accaduto a Miami, ma abbastanza per creare dei mal di testa agli uomini di Maranello. L’unico limite della MCL38 al momento sembra essere la qualifica e finché non troveranno la quadra, la Ferrari può guadagnare tempo per comprendere anche il suo pacchetto d’aggiornamenti che dovrebbe arrivare tra due settimane a Imola. A Woking hanno fatto bene i compiti a casa, e in Italia, inizieremo a valutare anche la bontà del lavoro fatto dagli uomini e le donne della Ferrari.

Il motivo dietro la sosta anticipata di Leclerc

La Ferrari ha poco da adagiarsi sugli allori nel confronto con la McLaren. Senza la Safety Car, Leclerc sarebbe riuscito probabilmente a battere Norris, ma abbiamo visto quanto Sainz abbia fatto fatica ad avere la meglio su Piastri, tra l’altro mediante un episodio che non si è risolto proprio nel migliore dei modi (e Oscar montava solo parte degli upgrade deliberati dal team). Strategicamente quasi tutto bene. Entrambi i piloti vengono messi sulla tattica migliore, l’unica pecca quella sosta stranamente molto anticipata di Leclerc.

Stranamente’… Una ragione c’è. Poco prima della sosta, Charles si ritrovava in P3 alle spalle di Piastri senza avere la possibilità di compiere il sorpasso a riprendersi la seconda posizione (persa al via molto probabilmente nella fase in cui il monegasco stava lavorando per mettere le gomme nella giusta finestra di funzionamento e quindi limitato nelle manovre di difesa contro l’attacco di Oscar). Charles aveva un buon ritmo, aveva anche effettuato il giro veloce della gara, ma non riuscendo a sopravanzare la McLaren al muretto si decide di giocare la carta undercut sottovalutando il potenziale delle mescole Medie. Forse questo è l’unico errore commesso dalla Ferrari, ma son bravi tutti a dirlo a posteriori.


Foto copertina: X, McLaren, foto interne: Pirelli

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