Mercedes, Russell: «McLaren? Ecco cosa si può fare lavorando bene. Noi quarta forza»
10/05/2024 07:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il GP di Miami, andato in scena domenica scorsa, è destinato ad entrare nei libri di storia della Formula Uno e del motorsport a causa della prima vittoria in carriera di Lando Norris, a bordo della McLaren che, a sua volta, è tornata al successo dopo quasi tre anni di digiuno, dal Gran Premio d'Italia del 2021 quando ad imporsi fu Daniel Ricciardo. Una vittoria che, osservando la situazione del team di Woking dodici mesi fa, appare quasi miracolosa vista che il 24 gare la compagine diretta da Andrea Stella e Zack Brown è passata dall'essere il fanalino di coda (a inizio 2023) ad essere un team in lotta per le posizioni di vertice a fine anno per diventare, in questo avvio di campionato una squadra capace di lottare, in alcune occasioni, con Red Bull e Ferrari in testa alla griglia.

Un percorso che, per almeno metà dei team attualmente presenti in F1, dovrebbe rappresentare una fonte di ispirazione, da cui attingere nozioni e metodologie con cui riuscire a risalire la china e arrivare a lottare per le posizioni nobili del Circus. Tra questi, un team che maggiormente dovrebbe ispirarsi alla McLaren c'è la Mercedes che, come ammesso a margine del GP di Miami da George Russell, dovrebbe apportare rapidi ed efficaci cambiamenti alla monoposto per riprendersi da un inizio deludente di stagione forse, date le premesse, anche peggiore di quello della passata stagione.

Il pilota inglese, di fatto, ha rimarcato il percorso di crescita del team papaya negli ultimi 12 mesi, sottolineando quanto le cose ben fatte portino sempre dei risultati positivi,  qualsiasi livello dello schieramento. Cose che invece, in Mercedes, non sono attualmente fatte nella maniera corretta, tanto da far vivere weekend davvero difficili a tutto il team della Stella. La Mercedes infatti, la cui ultima vittoria è datata Brasile 2022, ha vissuto un altro fine settimana difficile in Florida, non riuscendo a fare punti nella Sprint, e accontentandosi solo del sesto posto di Lewis Hamilton e dell'ottavo di Russell in gara.

"La McLaren si era qualificata P17 e P18 solo dodici mesi fa a Miami, mentre domenica hanno vinto. Quindi dimostra cosa è possibile fare quando si fanno le cose per bene. Noi in questo momento non abbiamo le cose a posto".

A George, poi, è stato chiesto se i problemi di Miami fossero dovuti alle gomme o ad altri fattori, ma il britannico ha preferito non sbilanciarsi, senza però cercare scuse alla deludente prestazione della monoposto, ad oggi la quarta forza in campo. Uno scenario duro, difficile da accettare, ma da cui sarà necessario ripartire.

"Non lo so davvero, a dire il vero. Sai, in una buona giornata siamo P5. In una brutta giornata, siamo P8. Domenica è stata una brutta giornata e abbiamo concluso P8. Dobbiamo accettare che siamo la quarta squadra più veloce al momento. I tempi sul giro non mentono. E la classifica non mente. Questo è dove siamo. Come ho detto, stiamo lottando per la regione da P5 a P8 settimana dopo settimana".

Un risultato negativo che portato la Mercedes a 80 punti dalla McLaren nel campionato costruttori, e che è stato commentato anche dal team principal Toto Wolff, sempre in relazione alla prestazione McLaren. Una prestazione che, ad oggi, rappresenta uno stimolo per tutti i competitor.

"Hanno fatto un passo enorme dalla scorsa estate e hanno vinto onestamente e questo è avvenuto con motore Mercedes. È importante per tutti vedere che è possibile fare passi se si apportano i giusti aggiornamenti e se si fa il lavoro giusto. Vedo solo aspetti positivi".

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